Civile

Informative privacy, Garante: semplificare con "Creative Commons"

Siglato un Protocollo tra l'Authority e l'organizzazione internazionale che offre un sistema di licenze per contenuti protetti dal diritto d'autore

Semplificare l'elaborazione delle informative privacy usando il metodo Creative Commons, il sistema attraverso il quale il contenuto e il significato delle licenze per la fruizione di contenuti protetti dal diritto d'autore sono tradotti in simboli standard, universali, generabili automaticamente attraverso un'apposita piattaforma.

L'Autorità Garante italiana per la protezione dei dati personali, "proseguendo – si legge in una nota - nella sua azione di semplificazione degli adempimenti previsti dal Regolamento Ue", ha siglato un protocollo d'intesa che avvia la collaborazione con il Capitolo italiano di "Creative Commons" (CC), un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro.

"L'obiettivo – prosegue il comunicato - è quello di valutare la realizzabilità di un sistema sul modello di quanto finora realizzato da CC per il diritto d'autore, che consenta ai titolari del trattamento di generare in maniera automatica un'informativa semplice e chiara e, per questa via, permettere alle persone di acquisire maggiore consapevolezza sul contenuto delle informative riguardanti il trattamento dei loro dati personali".

Sebbene lo studio parta dall'analisi del contesto italiano, l'obiettivo finale infatti "è quello di creare un sistema da mettere a disposizione in tutti gli Stati membri europei per costruire un ambiente digitale in cui le questioni legate alla protezione dei dati siano gestite in modo coordinato nel mercato unico digitale".

L'Italia si candida in questo modo ad essere il primo Paese a sperimentare l'implementabilità del metodo Creative Commons al campo della privacy, con l'obiettivo di fare da apripista e condividere i propri risultati.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©