Giustizia

Magistrati, Cartabia: valutazioni positive nel 99,2% dei casi

Al questione time della Camera i dati degli ultimi 5 anni

di Francesco Machina Grifeo

Non si sbilancia con un giudizio personale ma sciorina i dati. E i dati degli ultimi cinque anni parlano chiaro: dal 2017 all'ottobre di quest'anno le valutazioni di professionalità dei magistrati con esito negativo in tutto sono state 35 (0,5 %), quelle non positive 24 (0,3 %) mentre le valutazioni positive 7.394 pari al 99,2%. A tracciare il quadro di un sistema criticato ormai da più parti è il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, rispondendo alle domande dell'onorevole Enrico Costa (Misto) nel corso del question time della Camera.

Costa ricorda che (ai sensi dell'articolo 11 del Dlgs 160/2006) tutti i magistrati sono sottoposti a valutazione di professionalità ogni quadriennio, a decorrere dalla data di nomina fino al superamento della settima valutazione di professionalità. E che la valutazione di professionalità riguarda: indipendenza, imparzialità ed equilibrio; capacità; laboriosità; diligenza; impegno. Da ciò dipendono l'avanzamento di carriera e il trattamento economico.

"Se tutti hanno valutazione positiva però – afferma Costa nella introduzione – è ovvio che l'unico criterio di valutazione rimane l'appartenenza all'uno o all'altra corrente. Proprio quello che lei Ministra ha voluto sradicare". "Dunque - prosegue Costa - l'efficace funzionamento delle valutazioni di professionalità rappresenta un tassello fondamentale per restituire efficienza e credibilità all'ordinamento giudiziario". Da qui la richiesta dei dati relativi alle valutazioni degli ultimi 5 anni.

"Mi ha fatto una domanda che ha natura strettamente quantitativa – interviene la Ministra Cartabia - le risponderò offrendole numeri e dati". "È stato accertato – prosegue Cartabia - che nel 2017 le valutazioni negative sono state 11 (0,8 %), le valutazioni non positive sempre 11 (0,8 %) mentre le valutazioni positive sono state 1.425 (98,5 %)". E così anno dopo anno.

"Nel 2018 – continua la Guardasigilli - le valutazioni negative sono state 5 (0,2 %), le non positive 3 (0,1 %) e le valutazioni positive sono state 1.994 (99,6 %). Nel 2019 le valutazioni negative sono state 6 (0,5 %), le valutazioni non positive 3 (0,2 %) e le positive 1.274 (99,3 %). Nel 2020 le valutazioni negative sono state 6 (0,5 %), le non state 4 (0,3 %) e le positive 1.297 (99,2 %). Infine, nel 2021 (a tutt'oggi) le valutazioni negative sono state 7 (0,5 %), le valutazioni non positive sono state 3 (0,2 %) e le valutazioni positive sono state 1.404 (99,3 %)".

Intervenendo in replica, l'on. Costa, soddisfatto di aver dimostrato il proprio assunto, ha affermato: "Il 99,2% di giudizi positivi del CSM, dimostrano la totale inutilità della procedura. Sulla valutazione professionale di un magistrato "serve un valutazione seria e non solo formale. Non basta dire che gli imputati sono stati assolti per giudicare male un pubblico ministero ma questo deve però avere un peso". "Se un Pm – incalza - arresta 100 persone e quasi tutte vengono poi assolte o se un giudice in 4 anni vede annullate tutte le sue sentenze questo deve avere una conseguenza sulla carriera". "Oggi – conclude - le promozioni sono automatiche. Dobbiamo lavorare per premiare il merito e la qualità, per garantire che il nostro sia uno stato di diritto dove il magistrato silenzioso e laborioso non sia calpestato da quello chiassoso".

Misure alternative al carcere: sono 69mila - La Ministra rispondendo ad altre domande ha poi affermato che l'esecuzione penale esterna "è una questione su cui si sta molto impegnando il ministero ". C'è una "sproporzione evidente" tra le pene che vengono eseguite fuori dal carcere e il personale che se ne deve occupare. Al 31 agosto 2021, ha spiegato la ministra, erano in corso 68.916 misure e sanzioni di comunità delle diverse tipologie (misure alternative alla detenzione, messa alla prova, sanzioni di comunità e misure di sicurezza non detentive). "A fronte di questo enorme numero di misure in corso l'organico prevede che il comparto delle funzioni centrali sia dotato di 3.478 unità di cui 1.701 funzionari della professionalità del servizio sociale". In questo momento però "sono in servizio 1526 persone". Sono già "in corso assunzioni- ha aggiunto la Guardasigilli - ma occorrerà ampliare in modo significativo le piante organiche e soprattutto coprirle tempestivamente sia per le esigenze attuali sia per quelle all'orizzonte in virtù dell'attuazione della delega penale".

Acceleriamo su piano fabbisogni personale - Cartabia, rispondendo ad un'altra interrogazione, ha poi definito "molto serio e molto sentito in tutti gli uffici giudiziari" il problema dell' "inadeguatezza delle piante organiche soprattutto per il personale delle cancellerie e delle segreterie e della scopertura dei posti". Un nodo non ancora sciolto "nonostante sia in atto da qualche anno uno sforzo davvero imponente di immissione in ruolo di moltissime figure". In particolare "nel biennio 2020 - 2021 sono state eseguite le assunzioni di 1.403 operatori giudiziari ; 1.250 cancellieri esperti; 368 direttori amministrativi; 16 conducenti di automezzi; 101 funzionari giudiziari , oltre alla davvero ingente quantità di personale legato all'ufficio del processo che il Pnrr ci consente di effettuare". Ma il lavoro per colmare carenze che risalgono nel tempo resta "davvero ingente".

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