Penale

Ente responsabile per i lavori di bonifica non correttamente eseguiti effettuati

Truffa per l’erogazione di fondi pubblici reato anche nell’interesse della società

di Patrizia Maciocchi

La società risponde, ai fini del Dlgs 231/2001, per i lavori di bonifica della discarica non correttamente eseguiti e finanziati con fondi pubblici. Né la responsabilità dell’ente, può essere esclusa perché l’opera era stata gestita da un direttore dei lavori, senza coinvolgimento dei vertici. La Cassazione n. 26238 respinge il ricorso della Spa e avalla il decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente dei finanziamenti pubblici ottenuti. Anche se chiede ai giudici del rinvio di rivedere l’importo. Per la corte di merito il reato presupposto, di truffa per l’erogazione di fondi pubblici - stanziati all’esito di una procedura di infrazione contro l’Italia - era stato commesso anche nell’interesse della società, comunque destinataria delle somme liquidate dal Comune. La Corte d’Appello aveva escluso, alla luce delle modalità dei fatti, l’efficacia del piano organizzativo adottato. Gli accertamenti tecnici disposti dal Pm avevano evidenziato molte difformità rispetto al progetto, compresa la mancata rimozione dei rifiuti da alcune zone. Una conclusione non scalfita dal fatto, evidenziato dalla difesa, che nell’opera non c’era stata ingerenza dei vertici della compagine.

Passa la sola censura relativa alla misura della confisca che non doveva riguardare tutti i finanziamenti pubblici, dai quali andavano decurtati i lavori fatti. Il profitto è solo quello che deriva dagli illeciti attribuiti all’ente.

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