Professione e Mercato

«Per chi subentra dialogo e comunicazione esterna Clienti da rassicurare»

di Mas.C.

Gli ultimi 3-4 anni sono stati anni di cambiamento su cui il Covid ha ulteriormente influito e per i professionisti il momento di affrontare il passaggio generazionale è anticipato secondo Mario Alberto Catarozzo, formatore, business coach e autore de “Il futuro delle professioni dopo la pandemia”.
Cosa è cambiato nella vita degli studi professionali?

È tutto più veloce, prima c’era il “trapasso generazionale”, non si programmava nulla e il ricambio avveniva solo per linea di sangue. Ora già a 50-55 anni si comincia a pensare a chi porterà avanti lo studio.
Prima si viveva di abitudini e rendita professionale. Ora ci sono le nuove tecnologie, la relazione con il cliente è cambiata e il mercato è più complesso.
Questo si riflette sul passaggio generazionale.

Prima il testimone passava sempre ai familiari. Oggi si fa strada anche la possibilità di vendere lo studio. In alternativa il fondatore programma un passaggio in house, con i professionisti interni considerati naturali successori. Il cliente importante è spesso collegato al titolare, se questi fa un passo indietro bisogna rassicurarlo. Inoltre occorre preparare alla leadership la nuova figura.
Quali consigli a chi subentra?

Ne ho cinque, essenziali: siate autentici (non bisogna sapere tutto o essere perfetti); imparate ad ascoltare i collaboratori, perché ora la leadership è gentile; cambiate mentalità (più imprenditore e meno professionista); create alter ego interni poiché la piramide organizzativa non funziona; infine, dedicate, da subito, un budget e del tempo alla comunicazione per mostrare come la successione sia programmata in una direzione di sviluppo. Altrimenti i clienti si spaventano.

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