Professione e Mercato

La proposta di «Fare Avvocatura» per il Congresso forense di ottobre

Per la componente milanese è urgente un ripensamento della professione. L'appuntamento di Lecce è un'occasione da non perdere

Nuovo ordinamento dell’avvocatura, attuazione delle riforme e giustizia del futuro: saranno questi i temi principali del prossimo Congresso Nazionale Forense, che si svolgerà a Lecce nel mese di ottobre.

Anche il foro di Milano si prepara all’appuntamento congressuale e, in quest’ottica, si pone il programma di “Fare Avvocatura”, raggruppamento di trenta avvocate e avvocati milanesi - tra cui Consiglieri dell’Ordine degli Avvocati di Milano, componenti del Comitato Pari Opportunità del COA e Presidenti di Associazioni Forensi - che si riconoscono nei valori di una professione che abbia una visione lungimirante del futuro: “Il nostro percorso parte da lontano, perché l’intento è mettere insieme le migliori energie del mondo forense - sottolinea Antonino La Lumia, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Milano e Presidente nazionale del Movimento Forense - Fare Avvocatura propone la costruzione condivisa di un progetto concreto, nato da un’effettiva sinergia tra istituzioni e associazioni forensi, che potrà trovare una sintesi efficace nella sede naturale del Congresso, con il sincero auspicio che diventi luogo aperto di confronto”.

Il programma - frutto della riflessione e del dialogo avviati negli ultimi mesi - punta sulla capacità di analizzare il presente e trovare le soluzioni in chiave prospettica: “Esistono due modi di affrontare le cose: mettersi da parte o fare la propria parte - continua La Lumia - Anche alla luce dell’esperienza istituzionale e associativa maturata, noi crediamo che sia necessario, oggi più che mai, impegnarsi in prima persona e proponiamo principi chiari per una professione che deve prendere consapevolezza di dover governare i cambiamenti in atto, senza timore di toccare il futuro, ma anzi facendolo proprio”.

L’azione programmatica di Fare Avvocatura - ripresa nel motto “Governare il cambiamento per un futuro consapevole” - mira a trovare il punto di equilibrio tra salvaguardia dei principi del giusto processo, tutela economica e delle pari opportunità e innovazione nel modo stesso di concepire la professione.

I cambiamenti epocali indotti dall’avvento delle nuove tecnologie devono essere governati con capacità e competenza, non certo considerati un ostacolo alla tenuta del “Sistema Giustizia” - puntualizza La Lumia - Per questo, fermi i principi fondamentali connaturati alla funzione primaria dell’avvocato, è necessario misurarsi con l’evoluzione incessante della contemporaneità, che ci suggerisce forme di assistenza e consulenza adeguate al mutevole contesto sociale e imprenditoriale. Occorre favorire l’aggregazione degli studi, le specializzazioni e le reti internazionali, aprendosi - in modo convinto - al processo telematico, senza timore di esserne sopraffatti, ma essendo sempre attenti a garantire contraddittorio e difesa dei diritti”.

In vista del Congresso, diventano centrali i temi dell’ordinamento forense e della legge professionale, ormai da più parti ritenuta non in linea con una società e un mercato, che si trasformano quotidianamente: “Riteniamo che gli obiettivi fissati potranno essere conseguiti soltanto con interventi riformatori che incidano sull’assetto della rappresentanza istituzionale e politica - chiude La Lumia - riconoscendo il ruolo essenziale delle associazioni, in un rinnovato sistema di elezione diretta e di incompatibilità tra diverse cariche. Inoltre, è urgente rifondare la legge professionale, supportando i giovani e delineando una disciplina che tenga conto degli aspetti economici e operativi dell’attività, anche per i profili più delicati della deontologia, come la pubblicità informativa e la valorizzazione dell’esperienza maturata nei confronti dei clienti ”.

 

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