Cassazione in un minuto

Il deposito delle principali sentenze del giorno

Il 9 giugno focus su fisco, notificazioni civili e avvocati

Civile

AGEVOLAZIONI FISCALI - Cassazione n. 16351
Rimborso Ires - In tema di agevolazioni tributarie, per gli impianti entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2012, i benefici di cui all’art. 6, commi 13-19, legge 23 dicembre 2000, n. 388 (c.d. «Tremonti ambiente») non sono cumulabili con i benefici di cui all’art. 2, commi da 143 a 154, legge 27 dicembre 2007, n. 244 e DM 18 dicembre 2008 (c.d. «certificati verdi»).

ACCERTAMENTO - Cassazione n. 16361
Accertamento induttivo - l'Amministrazione finanziaria, in presenza di contabilità formalmente regolare ma intrinsecamente inattendibile per l'antieconomicità del comportamento del contribuente, può desumere in via induttiva sulla base di presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti, il reddito del contribuente utilizzando le incongruenze

EDILIZIA E URBANISTICA - Cassazione n. 16371
Sopraelevazione - La Corte ripercorre la disciplina affermando che ove non ricorrano determinate preclusioni, la sopraelevazione in aderenza è legittima anche allorché, per effetto della sua realizzazione, sia superata l’altezza della fabbrica limitrofa, purché, limitatamente al tratto in esubero rispetto alla linea di colmo dell’edificio preesistente, la nuova costruzione non sconfini nella proprietà altrui, appoggiandosi alla fabbricata sovrastata, ipotesi, questa, in cui la riduzione in pristino dovrà essere circoscritta alla quota in eccedenza, riportando l’opera nei limiti della semplice aderenza ed entro i propri confini

AVVOCATI - Cassazione n. 16383
Compensi avvocato - In assenza di accordo vincolante, il Tribunale applica il terzo comma dell’art. 2233 cod. civ., nel testo introdotto dall’art. 2 del d.l. n. 223/2006, convertito con modif. dalla l. n. 248/2006 che ha imposto a pena di nullità la forma scritta per l’accordo di determinazione del compenso professionale tra l’avvocato e il suo cliente

FALLIMENTO - Cassazione n. 16415
Ammissione al passivo - La domanda di insinuazione allo stato passivo del fallimento produce l’effetto dell'interruzione della prescrizione del credito, con effetti permanenti dalla proposizione della domanda fino alla chiusura della procedura concorsuale, i quali effetti possono essere fatti valere anche nei confronti del debitore tornato in bonis, con decorrenza di un nuovo periodo prescrizionale dalla chiusura della medesima procedura

NOTIFICAZIONI - Cassazione n. 16454
Ricorso in Cassazione - Alle sezioni Unite la questione della notifica del ricorso per Cassazione nativo digitale a mezzo Pec privo di firma

RISARCIMENTO DEL DANNO - Cassazione n. 16485
Segnalazione alla Centrale dei Rischi – A seguito dell’avvenuta transazione, il Tribunale nel confermare la legittimità dell'originaria segnalazione e del mantenimento della stessa non può limitarsi all'accertamento compiuto, astenendosi dal prendere in esame le censure mosse alla sentenza di primo grado

Penale

REATI FISCALI - Cassazione n. 24929
Omessa dichiarazione, amministratore di fatto e di diritto -L’amministratore di fatto risponde, quale autore principale, del reato di omessa presentazione delle dichiarazioni ai fini delle imposte dirette o dell’Iva, in quanto titolare effettivo della gestione sociale posto nelle condizioni di poter compiere l'azione dovuta, mentre l'amministratore di diritto, quale mero prestanome, è responsabile a titolo di concorso per omesso impedimento dell'evento, a condizione che ricorra l'elemento soggettivo richiesto dalla norma incriminatrice.

 

REATI FISCALI - Cassazione n. 24930
Infedele dichiarazione e dolo specifico – Ai fini del dolo del reato di infedele dichiarazione (articolo 4 Dlgs 74/2000), non è sufficiente la semplice violazione di una norma tributaria, accompagnata dal superamento della soglia, ma è necessario un quid pluris, costituito dalla coscienza e volontà di porre rappresentare in maniera mendace gli elementi attivi o passivi indicati in dichiarazione, idonea a trarre in inganno l'organo accertatore e finalizzata ad evadere le imposte dovute.

 

FISCO - Cassazione n. 24933
Confisca tributaria e divieto di reformatio in peius -Il giudice di appello, in mancanza di gravame del Pm, non può disporre la confisca ex art. 12-bis Dlgs 74/2000, non ordinata dal giudice di primo grado, ostandovi il divieto di reformatio in peius.

 

ATTENUANTI GENERICHE - Cassazione n. 24934
Diniego di circostanze generiche - L’obbligo di motivazione circa il diniego delle attenuanti generiche non sussiste quando la richiesta sia generica e non alleghi gli specifici indicatori di una possibile attenuazione della pena.

 

STUPEFACENTI - Cassazione n. 24936                                    
Stupefacenti e recidiva -L’inserimento dell’imputato in un contesto criminale dedito in modo professionale allo spaccio degli stupefacenti è indice di elevato rischio di recidiva, non tutelabile se non con misura custodiale.

 

PROCESSO PENALE - Cassazione n. 24940
Giudizio immediato conseguente a decreto penale e abnormità -È abnorme il provvedimento del giudice del dibattimento che disponga la restituzione degli atti al Pm, in base all'errato convincimento della necessità dell'udienza preliminare, nel caso di giudizio immediato, sorto a seguito di opposizione a decreto penale.

 

MISURE CAUTELARI REALI - Cassazione n. 24942
Illecita gestione di rifiuti e confisca - In tema di illecita gestione dei rifiuti, al fine di evitare la confisca obbligatoria del mezzo di trasporto utilizzato per commettere il reato, incombe sul terzo estraneo al reato l’onere di provare la sua buona fede ovvero che l'uso illecito del mezzo gli era ignoto e non collegabile ad un suo comportamento negligente.