Cassazione in un minuto

Il deposito delle principali sentenze del giorno

Il 7 aprile focus su lavoro, accertamento e reati fallimentari

CIVILE

RESPONSABILITA' E RISARCIMENTO - Cassazione n. 11320
Niente risarcimento, a fronte della richiesta di circa un milione di euro, alla moglie per l'allontanamento del marito dall'ospedale nel quale era ricoverato per riabilitazione motoria, per problemi dovuti al parkinson. La struttura non aveva un obbligo di controllo rafforzato perché l'uomo, che non si era più trovato, era perfettamente sano di mente ed era stato visto in "piena serenità" in compagnia di due signore nella spiaggia adiacente la struttura.

RISCOSSIONE - Cassazione n. 11314
La Cassazione torna sulla querelle tra poste italiane ed Equitalia per le commissioni sul servizio di riscossione Ici.

LAVORO - Cassazione n. 11365
Sciopero nei servizi pubblici essenziali – Il potere disciplinare del datore di lavoro nei confronti dei lavoratori che aderiscono ad uno sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali senza rispettare le procedure di legge, è subordinato alla valutazione negativa del comportamento delle parti collettive ad opera della Commissione di garanzia. E l'apertura di un procedimento disciplinare è, in tal caso, doverosa. Nel caso esaminato è stata annullata la sospensione dal lavoro per 10 giorni di un dipendente di Rfi per l'adesione ad un sciopero indetto dai sindacati di base.

ACCERTAMENTO - Cassazione n. 11284
L'agenzia non può colmare ex post la lacuna nella motivazione dell'atto impositivo.

ACCERTAMENTO - Cassazione n. 11280
La richiesta al contribuente di documenti attraverso questionario va completata dall'avvertenza delle conseguenze del mancato adempimento.

REDDITO D'IMPRESA - Cassazione n. 11324
Senza prove di antieconomicità, la non inerenza non è dimostrata dell'assenza di un ritorno, in termini di fatturato, della campagna pubblicataria.

SOSTITUTO D'IMPOSTA - Cassazione n. 11337
La definizione con adesione dell'accertamento nei confronti del datore di lavoro, per omesso versamento di quanto dovuto all'erario, e il conseguente pagamento da parte di questo dell'imposta concordata, non comporta l'annullamento della sanzione al sostituto che resta soggetto passivo e risponde anche per colpa.

ACCERTAMENTO - Cassazione n. 11336
La Cassazione fa chiarezza sulle aree pertinenziali adibite a parcheggio.

PENALE

RESPONSABILITA' AMMINISTRATIVA - Cassazione n. 13218:
231/2001 - La società risponde per l'incidente sul lavoro del dipendente se manca un'adeguata struttura di controllo. Ininfluente che il risparmio di spesa sia del tutto esiguo rispetto agli esborsi dell'azienda per mantenere la sicurezza.

REATI FALLIMENTARI - Cassazione n. 13423
In una bancarotta fraudolenta la responsabilità non può essere esclusa a causa dei rapporti tesi con il commercialista perché non viene pagato.

MISURE CAUTELARI - Cassazione n. 13231
Sì al sequestro dell'azienda agricola prossima all'insolvenza e priva di una governance idonea a gestirla. La misura era stata adottata nell'ambito di un'indagine sul caporalato. È comunque inammissibile il ricorso del Pm contro l'annullamento di una misura analoga

REATI FALLIMENTARI - Cassazione n. 13451
In una bancarotta patrimoniale no al dissequestro del denaro e al trasferimento del vincolo sui credito in virtù di un'ammissione al concordato. Non si può, infatti, sostituire un bene di immediata escussione con un diritto di credito di incerto realizzo.

STALKING - Cassazione n. 13450
Stalking per l'agente di polizia municipale, che insieme alla sua comandante, calunnia le colleghe percepite come elementi di disturbo al potere delle due donne.

REATI FALLIMENTARI - Cassazione n. 13447 e n. 13446
Bancarotta – Ai fini della confisca delle somme distratte è irrilevante che questa non siano state trasferite direttamente dal patrimonio della fallita ai conti degli indagati ma fatte prima transitare su società da questi controllate

REATI FALLIMENTARI - Cassazione n. 13438
Esclusa d'ufficio la bancarotta da operazioni dolose se ci sono evidenze solo delle distrazioni.

PROCESSO PENALE - Cassazione n. 13459
Non è abnorme l'atto con il quale il Gip, dopo aver fissato udienza camerale e sentito le parti, respinge la richiesta del Pm di distruggere le intercettazioni relative ad un procedimento archiviato. La circostanza non esclude infatti una loro rilevanza futura mentre la segretezza è garantita dalla custodia negli uffici della procura.