Giustizia

Emergenza edilizia giudiziaria, Ocf: «Si rischia la paralisi, investire fondi Pnrr»

"La politica deve intervenire, concretamente e presto. La riforma della geografia giudiziaria del 2012 non ha raggiunto gli obiettivi prefissati"

Dopo la denuncia dell'Aiga di qualche giorno fa per i "disagi in alcuni Tribunali dovuti alla mancanza di riscaldamento ed alla assenza di manutenzione degli impianti", arriva l'allarma dell'Organismo congressuale forense che lamentano le "gravissime criticità" emerse nelle ultime settimane. I palazzi di giustizia, afferma l'Ocf, "sono spesso ubicati in strutture inadeguate, con uffici inospitali e, in qualche caso, addirittura insalubri e pericolosi". Non bastano insomma il "recepimento di epocali riforme nell'ambito penale e civile" per fronteggiare i problemi della Giustizia italiana che attengono anche alla "cattiva gestione delle strutture dove quotidianamente si amministra la giustizia".

Segue una dettagliata sintesi, "volutamente parziale", degli ultimi accadimenti dal giugno 2022: Bergamo, 23 giugno 2022: è svenuto un magistrato che è stato trasportato in Ospedale in ambulanza per il prolungato mancato funzionamento dell'aria condizionata. Grosseto, 25 settembre 2022: alcuni locali del Palazzo di Giustizia si sono allagati, facendo saltare l'impianto elettrico. Bari, 30 settembre 2022: per un crollo in aula Magna della Corte di Appello, è stato travolto un assistente giudiziario che ha perso la falange. Catania, 20 ottobre 2022: in Tribunale è crollato un soffitto, nonostante che la precaria condizione in cui versava lo stesso, fosse stata segnalata al Ministero circa sei mesi prima. Messina, 21 novembre 2022: si è completamente allagato l'esterno del Tribunale. Nocera Inferiore, 22 novembre 2022: in Tribunale è crollato un controsoffitto poco prima dell'inizio delle udienze. Castrovillari, 7 febbraio 2023: la rottura dell'impianto di riscaldamento del Tribunale ha determinato la sospensione dell'attività giudiziaria per almeno dieci giorni. Ragusa, 10 febbraio 2023: crollo di controsoffitti presso il plesso c.d. PALAZZO EX INA di pertinenza del tribunale con conseguente temporanea chiusura dei relativi uffici giudiziari.

"L'amara considerazione – prosegue il comunicato - è che la riforma della geografia giudiziaria del 2012 non ha raggiunto gli obiettivi prefissati, non ha facilitato l'accesso alla Giustizia e di certo non ha risolto le disfunzioni degli Uffici. I pochi e limitati interventi apportati sono apparsi incompleti e frammentari, basati su procedure lente e macchinose e quasi sempre ispirati a una logica d'emergenza".

Del resto, continua l'Ocf, le precarie condizioni in cui versa l'edilizia giudiziaria, il disagio evidente in cui tutti gli operatori della Giustizia sono costretti a lavorare è noto da tempo ed è evidente che è giunto il momento di investire, di utilizzare i fondi del PNRR anche e soprattutto per l'edilizia giudiziaria.

Per queste ragioni L'Ocf "sollecita la politica a intervenire, concretamente e presto, per incrementare e spendere i fondi destinati alla Giustizia, senza più alcuna esitazione, perché, con o senza riforma, nelle condizioni attuali si rischia la paralisi e per questi motivi inserirà all'ordine del giorno della prossima assemblea del 24 e 25 febbraio 2023 tale argomento, per aprire un confronto tecnico sul punto".

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