Giustizia

Cartabia: in autunno nuovo concorso in magistratura - Ufficio del processo occasione unica per i giovani

Così il Ministro Guardasigilli intervenendo al convegno "Giovani per la Giustizia" presso l'Università Roma Tre

di Francesco Machina Grifeo

"L'Ufficio del processo è un'occasione per il sistema giustizia ma anche per voi: per le giovani generazioni di giuristi". Lo ha detto la Ministra Marta Cartabia al convegno "Giovani per la Giustizia" presso l'Università Roma Tre, ricordando che si tratta di una struttura ben nota all'estero: in Inghilterra e negli USA sono i law clercks; in Francia sono les juristes assistents; in Spagna l'oficina judicial e i letrados de la administration de la justicia. "Un gruppo di giuristi – ha sintetizzato -, per lo più giovani giuristi, che fa squadra con il giudice e lo supporta nell'amministrazione della giustizia. E mentre aiuta, cresce la sua statura professionale".

"I fondi del Recovery plan – ha proseguito - ci danno la possibilità di assumere, sia pur a tempo determinato, 16.500 giovani giuristi". "Una grande occasione per la vostra generazione perché la proficua partecipazione all'Ufficio del processo attribuirà benefici agli – chiamiamoli così - assistenti di giustizia – in termini di titoli, posti riservati e punteggi aggiuntivi per futuri concorsi, a cominciare da quello in magistratura, nelle pubbliche amministrazioni, nell'accesso alla professione forense o a quella notarile, nella scuola di specializzazione o alla magistratura onoraria".

Ma per Cartabia si tratta di una opportunità anche per l'Italia: "Non credo che il comparto giustizia abbia mai conosciuto una immissione di così tante nuove e fresche energie di tanti giovani". La Ministra ha poi detto di credere molto nel progetto, ricordando la propria personale esperienza prima come "giovanissima assistente alla Corte costituzionale e poi come giudice costituzionale".

"Con l'ufficio del processo – ha proseguito -, la Giustizia diventa un'opera corale. Un qualificato di giovani laureati andrà ad affiancare il giudice, per agevolarlo in attività preparatorie e collaterali, come lo studio della giurisprudenza, l'organizzazione delle pendenze, l'approfondimento dello studio della dottrina, il supporto nell'uso degli strumenti informativi, la stesura di appunti, l'individuazione di soluzioni conciliative". Cartabia ha poi aggiunto che dipenderà molto dal singolo giudice indicare come farsi aiutare in vista della decisione che dovrà restare "inevitabilmente un atto solitario del giudice".

Con un riferimento poi alle critiche alla riforma della Giustizia mosse nei giorni scorsi dalle Associazioni degli avvocati, il Ministro ha detto: "Voglio subito sgombrare il campo da ogni equivoco: la tempestività della decisione non potrà e dovrà mai andare a scapito di una decisione ben meditata e talora anche sofferta". "Ma il fattore tempo – ha insistito - è determinante".

Col Pnrr ha ricordato che il Paese si è impegnato ad a bbattere la durata del processo del 40% nel processo civile e del 25% del processo penale. Non va dimenticato infatti cosa significhi una giustizia efficiente per la competitività dell'Italia, mentre nel penale "una giustizia che non tenga conto del fattore tempo diventa una giustizia doppiamente negata: per la mancanza di risposte alle vittime di reato e alla società; e per la violazione delle garanzie dell'imputato, che ha diritto a una ragionevole durata del processo".

Nuovo concorso in magistratura - Cartabia ha poi ricordato che accanto all'Ufficio del processo – "e alle tante riforme a cui stiamo lavorando" – si sta procedendo alle assunzioni di nuovi magistrati e di personale amministrativo Per i cancellieri, proprio in questi giorni i primi tra i 2.700 vincitori del concorso pubblico – che si è tenuto in primavera - stanno indicando una preferenza per la sede. Gli altri lo faranno a settembre.

Per i magistrati, poi sono state comunicate date e sedi per il concorso che si terrà a metà luglio per 310 posti, che era stato rimandato per colpa della pandemia.

"Sono felice – ha annunciato- però di poter anticipare qui anche l'apertura di un nuovo bando, il prossimo autunno, per un ulteriore concorso in magistratura, che dovrebbe tenersi nei mesi successivi". "So molto bene come i magistrati in Italia siano pochi, circa 10mila, una media di gran lunga inferiore a quella di altri Paesi europei. E so bene come anche questo sia un fattore che contribuisce sull'arretrato".

Cartabia ha poi concluso affermando che il Pnrr "ora è una realtà per l'Italia" avendo superato il vaglio di Bruxelles: "È stata una soddisfazione ascoltare il plauso della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen che nel dialogo con il presidente Draghi ha definito ‘ambizioso e lungimirante' il piano italiano. E di quel piano, la Giustizia è una colonna importante, su cui poggia l'intero architrave. Tutti noi – ciascuno col suo mandato – potrà contribuire a fortificarlo".

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©