Giustizia

Esame d'avvocato, i praticanti chiedono certezze sulle Linee guida

La Presidente Upa, Claudia Majolo, ha rappresentato ieri le "perplessità e dubbi" della categoria al Ministero della Giustizia

di Francesco Machina Grifeo

Praticanti in pressing per delimitare in modo più stringente le Linee guida per la redazione dei quesiti relativi alla prima prova orale per l'esame di abilitazione alla professione di avvocato elaborate dalla Commissione centrale.

Nella giornata di ieri, la presidente dell'Unione Praticanti Avvocati, Claudia Majolo, ha incontrato il Consigliere giuridico per le libere professioni, Prof. Gianluigi Gatta, a cui ha rappresentato "le perplessità e dubbi", dei praticanti avvocati "nei confronti delle possibili conseguenze applicative delle Linee guida".

Secondo Majolo, infatti: "si rende necessario dettagliare e specificare le suindicate linee guida, in quanto la loro generica formulazione, con riguardo al metodo redazionale della traccia, lascia le singole sottocommissioni il più ampio arbitrio per quanto attiene alla redazione dei i quesiti".

"Da qui – continua la Presidente di U.P.A. - la volontà di voler chiedere un sostanziale intervento affinché le Commissioni siano effettivamente vincolate, sia con riguardo al metodo redazionale del quesito di cui alla prima prova - quesito che, evidentemente, dovrà avere un approccio casistico -, sia con riguardo allo spettro di indagine della discussione che non potrà certamente configurare un'interrogazione monografica su un determinato istituto di diritto sostanziale". In conclusione, i praticanti dell'Upa "auspicano la correzione delle criticità emerse alla luce delle linee guida emesse dalla Commissione centrale".

Sul fronte della preparazione degli aspiranti legali, invece, il Consiglio nazionale forense, attraverso le Scuole Forensi, sta riorientando la preparazione dei candidati verso le nuove modalità previste dal doppio orale. E le Scuole sarebbero impegnate anche nella redazione di un panel di quesiti, coerenti con le difficoltà ed i tempi a disposizione per sostenere le prove, da poter eventualmente mettere a disposizione della Commissione centrale.

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