Cassazione in un minuto

Il deposito delle principali sentenze del giorno

Il 5 agosto focus su vendita, lavoro e notifiche

CIVILE

SANZIONI TRIBUTARIE - Cassazione n. 24302
Operazioni imponibili, omessa fatturazione – Il presupposto applicativo della progressione sanzionatoria di cui all'art. 12, comma 2, Dlgs n. 472 del 1997 è costituito dall'unicità finalistica della condotta per l'intrinseco ed oggettivo legame tra le varie violazioni commesse, idonee, in via progressiva, continua e collegata, ad incidere sulla determinazione dell'imponibile o sul tributo; ne deriva che l'omessa regolarizzazione degli acquisti ex art. 6, comma 8, Dlgs n. 471 del 1997 non è in rapporto di progressione rispetto all'omessa fatturazione di operazioni imponibili.

VENDITA - Cassazione n. 24318
Nei preliminari di vendita la clausola con la quale si attribuisce ad uno entrambi i contraenti la facoltà di recesso, in quanto erogativa del principio generale, pur non richiedendo alcuna formula sacramentale deve essere sempre redatta in termini inequivoci.

CARTELLA DI PAGAMENTO - Cassazione n. 24338
Anche in materia di Iva vale il principio per cui il contribuente che abbia compiuto errori e omissioni nella dichiarazione con conseguente danna suo carico deve emendare la dichiarazione del successivo periodo d'imposta fermo restando che può sempre opporsi alla pretesa tributaria.

LAVORO - Cassazione n. 24350
Confermata condanna a riconoscere il trattamento economico e contrattuale previsto per il 5° livello CCNL Terziario per l'intero periodo di lavoro prestato in favore di Amazon Italia Logistica Srl.

LAVORO - Cassazione n. 24393
Insegnanti religione cattolica, la Corte detta una serie di principi tra cui quello per cui considerata l'impossibilità di conversione a tempo indeterminato dei contratti annuali dei docenti non di ruolo, i medesimi proseguono, nonostante il reiterarsi di essi nel tempo e ciò in ragione dell'indirizzo della pronuncia della Corte di Giustizia in materia.

PENALE

ESTRADIZIONE -
Cassazione n. 30727
Respinta la richiesta di un imputato per possesso di materiale pedopornografico di essere estradato in Germania per paura che quest'ultima avrebbe inviato il reo nel suo Paese d'origine, il Pakistan, dove non venivano rispettati i diritti basilari dell'uomo.

NOTIFICHE - Cassazione n. 30732
Nel caso di notifica eseguita a un indirizzo sbagliato il giudice avrebbe dovuto dichiarare illegittima la compiuta giacenza.