Assegno divorzile più leggero se migliorano le condizioni economiche del beneficiario

L'assegno di divorzio può essere ridotto se l'ex coniuge abbia venduto una casa e non abbia spese di locazione. In questo caso è di tutta evidenza come sia migliorato il suo tenore di vita e quindi il giudice può riparametrare l'importo da corrispondere mensilmente (Cassazione, ordinanza n. 21051/22).

La vicenda. Nel caso concreto il tribunale di Messina - nel pronunciare la cessazione degli effetti civili del matrimonio - aveva posto a carico dell'ex marito un assegno mensile di divorzio di 375 euro. La Corte d'appello di Messina, successivamente, con decreto n. 2849/17, ha parzialmente accolto il reclamo dell'uomo rideterminando in 200 euro mensili l'assegno di divorzio a favore dell'ex moglie. La Corte territoriale, infatti, ha ritenuto migliorate le condizioni economiche della donna a seguito della vendita di un immobile e non dovendo sborsare nulla a titolo di affitto in virtù della concessione gratuita di un appartamento da parte dell'uomo nei confronti della figlia e della ex. La Cassazione a tal proposito ha richiamato l'articolo 9 della legge 1° dicembre 1970 n. 898 secondo cui la revisione dell'assegno divorzile può essere disposta solo quando, dopo la sentenza che pronuncia lo scioglimento del vincolo matrimoniale, sopravvengono circostanze nuove che mutino le condizioni delle parti. Il giudice, quindi, deve verificare se e in che misura, le circostanze, "nuove", abbiano alterato gli equilibri sanciti dall'assetto economico patrimoniale affermato dalla sentenza di divorzio e in base a ciò adeguare l'importo alle sopravvenute condizioni economiche.

Conclusioni. Come detto nel caso concreto la donna aveva ricevuto una somma importante dalla vendita di un immobile e non aveva uscite per affittare un appartamento e quindi secondo i Supremi giudici bene ha fatto il giudice d'appello ad abbassare l'importo dell'assegno di divorzio.