GiurisprudenzaAmministrativo

Riconosciuta la responsabilità il giudice "limita" la quantificazione

di Davide Ponte

N. 35

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Va condannata al risarcimento dei danni per violazione dei principi di buona fede e correttezza, l'amministrazione comunale che, essendo addivenuta alla stipula di apposito accordo con il privato, imponendo obblighi ben precisi, anche di natura economica, abbia ingenerato un legittimo affidamento in ordine alla possibilità di realizzare un impianto di trattamento dei rifiuti che la successiva e prevedibile attività di pianificazione urbanistica territoriale, sebbene legittima, ha reso irrealizzabile. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con la decisione 5514/2024.

Massima

  • LA MASSIMA Responsabilità e risarcimento - Risarcimento danni - Responsabilità della Pa - Violazione di buona fede e correttezza - Legittimo affidamento - Violazione - Danni spettanti - Fattispecie.

    Va condannata al risarcimento dei danni per violazione dei principi di buona fede e correttezza, nei limiti dell'interesse negativo commisurato alle spese effettivamente sostenute (compensi professionali, oneri per la bonifica dell'area, per la presentazione di istanze amministrative e per la redazione di elaborati tecnici), l'amministrazione comunale che, essendo addivenuta alla stipula di apposito accordo con il privato, imponendo obblighi ben precisi, anche di natura economica, abbia ingenerato un legittimo affidamento in ordine alla possibilità di realizzare un impianto di trattamento dei rifiuti che la successiva e prevedibile attività di pianificazione urbanistica territoriale, sebbene legittima, ha reso irrealizzabile (fattispecie relativa ad un accordo intervenuto tra un comune e una società per la realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti all'interno di un complesso immobiliare ex industriale, rispetto al quale era stata successivamente approvata, ad opera della unione di comuni, una variante normativa da recepirsi all'interno dei singoli strumenti urbanistici degli enti locali interessati che, con riferimento alle aree a destinazione industriale, vietava la realizzazione di impianti di smaltimento e recupero di rifiuti in prossimità di siti Unesco e di altri elementi naturali di pregio, con ciò precludendo la realizzazione del progetto imprenditoriale).

Il tema della responsabilità risarcitoria della pubblica amministrazione, dopo il difficile consolidamento teorico, comincia a trovare anche un lento consolidamento in sede applicativa.

L'importanza della decisione

Se sul primo versante le principali tappe in materia hanno interessato gli anni dal 1999 al 2004, lasciando alla successiva giurisprudenza il compito di delinearne i tratti principali e i relativi presupposti, sul secondo versante è frequente la considerazione critica circa una sorta di timidezza della giurisdizione...