GiurisprudenzaAmministrativo

Concentrare le giocate in notturna non è ragionevole né proporzionale

di Davide Ponte

N. 14

guida-al-diritto

Nell’applicare al caso di specie le indicate coordinate, la quinta sezione respinge diversi profili, accogliendo invece quello per cui il limite di orario (e il connesso divieto in parte qua) non sia proporzionato laddove riferito alle ore della giornata in cui si è inteso concentrare l’esercizio del gioco lecito a mezzo delle suddette apparecchiature, in tal senso estromettendo di fatti i tabaccai, non titolari di bar o di altro pubblico esercizio (né ovviamente titolari di sale gioco).

Massima

  • Giochi e scommesse - Sala giochi - Comuni - Sindaco - Potere regolatorio - Divieto di gioco - Orario - Dalle 07,00 alle 19,00 - Proporzionalità - Violazione - Disparità di trattamento - Tabaccherie.

    La concentrazione delle ore in cui è consentito il gioco lecito nella tarda serata e nella notte - con il connesso divieto di gioco dalle 7,00 alle 19,00 - è contrario al principio di proporzionalità, poiché tale decisione non è idonea rispetto all’obiettivo perseguito, di lotta ai fenomeni della ludopatia, e non è adeguata poiché tale divieto finisce con incidere sfavorevolmente sui soli titolari delle tabaccherie non titolari di bar o di sale giochi, tenuti a rispettare un orario diurno di apertura, comportando una drastica limitazione dell’orario di funzionamento, determinando altresì una disparità di trattamento nei confronti di questi ultimi che sono stati legittimamente autorizzati con il rilascio della licenza ex articolo 110 del Tulps.

A fronte della tendenza alla regolamentazione di ogni fenomeno da parte delle amministrazioni, specie locali, la genericità del dato legislativo di riferimento - con conseguente sviluppo della fantasia degli amministratori locali - spinge a ricercare la certezza del diritto nel campo dei principi fondamentali.

La sentenza in esame costituisce un ulteriore capitolo della verifica circa l’ammissibilità di ordinanze comunali dettate al fine di regolare fenomeni, più o meno moderni, della vita sociale...