Riforma previdenziale forense: per l’avvocatura scelte necessarie
Le novità che si applicheranno dal 2025 porteranno l’aumento dei contributi e, in prospettiva, prestazioni pensionistiche meno generose. Ma le rappresentanze della categoria riconoscono che si è trattato di un passaggio obbligato
La riforma previdenziale forense che si applicherà dal 2025 porterà l’aumento dei contributi e, con il passaggio al contributivo, in prospettiva prestazioni pensionistiche meno generose. Tanto che dalla base si levano voci critiche. Ma le rappresentanze dell’avvocatura riconoscono che si è trattato di scelte necessarie per garantire la stabilità dei conti.
«Già nel 2009 il comitato dei delegati di Cassa forense si era espresso per il passaggio al sistema contributivo: l’esigenza emergeva dai dati», ...