Accesso ai dati sempre proporzionato alla gravità del reato
A margine dello scandalo che ha acceso il dibattito — non solo in Italia — negli ultimi giorni, riguardante l’accesso illecito a informazioni riservate di un gruppo di oltre 800.000 persone, secondo le attuali stime, la Corte di giustizia dell’Unione Europea è tornata a pronunciarsi sulle modalità di accesso ai dati personali delle persone fisiche da parte delle forze di polizia. Un tema che potrebbe apparire anacronistico, considerando la mole di informazioni reperite e la crescente complessità ...