Accesso alla professione, l'Ocf incontra Zanettin sul Ddl di riforma
Il Ddl prevede anche l'introduzione di due nuovi albi speciali: quello degli ausiliari e quello dei consulenti legali
L'Organismo Congressuale Forense – OCF spinge sulla riforma dell'accesso alla professione. La prossima settimana è previsto un incontro con il senatore Pierantonio Zanettin, per discutere, oltre che della riforma della giustizia civile, del Ddl 179, a sua firma.
Per l'Ocf, il Ddl - che contiene "Modifiche alla legge 31 dicembre 2012, n. 247, in materia di accesso alla professione forense" - tratta un tema "particolarmente delicato" anche considerato che prevede l'introduzione di due nuovi albi speciali: quello degli ausiliari e quello dei consulenti legali.
Dopo il confronto già avviato su altre proposte di legge - quella alla Camera dell'on. D'Orso sulla monocommittenza, dell'on. Dori sul Portale Unico della Giustizia e sull'equo compenso con la senatrice Stefani (giovedì 9 marzo riprende l'esame in Commissione) - continua, si legge in una nota, "la serrata interlocuzione tra l'organismo di rappresentanza politica dell'Avvocatura italiana e i parlamentari sulle proposte di riforma della professione forense".
Il Ddl assegnato alla Commissione giustizia di Palazzo Madama, come si accennava, prevede due nuovi sbocchi lavorativi "intermedi" rispetto al conseguimento del titolo, ed interviene sull'esame riformandolo.
La proposta, dunque, istituisce un primo "Albo speciale" per gli "ausiliari", a cui potranno iscriversi i laureati in giurisprudenza che abbiano "un rapporto di lavoro subordinato con un soggetto esercente la professione legale". Ed un secondo "Albo" per i "consulenti legali" destinato ai praticanti in regola con le "verifiche intermedie".
"Lo scopo - spiega Zanettin - è tutelare coloro che intendano operare nell'ambito giudiziario come professionisti retribuiti, ma che non intendano avviare un proprio studio legale". Per accedervi è comunque necessario essere dipendenti di studio.
Per quanto concerne l'esame di Stato invece viene prevista una prova preselettiva unica nazionale (cento quesiti a risposta multipla, si passa con 70 risposte esatte), che fungerà da filtro per accedere allo scritto che consisterà in un atto a scelta fra: privato, penale e amministrativo. Per l'orale, invece, sono previste cinque materie, fra cui "principi di gestione di uno studio" e poi, deontologia forense, costituzionale, diritto Ue e a scelta: civile, penale e amministrativo.