Civile

Ace innovativa, al via l'utilizzo in compensazione per chi ha presentato apposita istanza

Chi ha scelto di utilizzare il credito in compensazione deve seguire le consuete regole generali previste per le compensazioni: prossima scadenza utile 17 gennaio 2022

di Stefano Barelli*

Le imprese (soggetti solari) che hanno effettuato versamenti a titolo di capitale nel corso del 2021 hanno ora la possibilità di sfruttare le connesse agevolati fiscali riconosciute dal legislatore.

Come noto infatti, l'articolo 19 del Decreto Legge n. 73/2021 (Sostegni bis) al fine di favorire la patrimonializzazione delle imprese ha introdotto il credito di imposta cosiddetto ACE "INNOVATIVA". La norma prevede sostanzialmente il rafforzamento della deduzione ACE "ordinaria" con l'applicazione di un coefficiente maggiorato (pari al 15%) da applicare alla variazione in aumento del capitale proprio verificatasi nel solo periodo di imposta successivo a quello in corso al 31/12/2020.

Va evidenziato che gli incrementi del capitale proprio rilevano a partire dal primo giorno del periodo d'imposta, ossia in generale dall'1.1.2021. Inoltre, la variazione in aumento del capitale proprio rileva per un ammontare massimo di € 5 milioni (a cui corrisponde un credito massimo per i soggetti IRES di 180 mila euro), indipendentemente dall'importo del patrimonio netto risultante dal bilancio.

L'ACE innovativa può essere usufruita oltre che in detrazione diretta del proprio reddito imponibile (al pari dell'ACE ordinaria) anche in compensazione oppure ceduta a terzi come avviene per altri crediti d'imposta.

Per i contribuenti che hanno scelto l'utilizzo in compensazione del credito d'imposta derivante dall'ACE INNOVATIVA, che hanno inviato la relativa comunicazione nei primi giorni di apertura del canale telematico dell'Agenzia delle Entrate (avvenuta la scorso 20 novembre) e che abbiano ottenuto, nei 30 giorni successivi all'invio, il riconoscimento del credito da parte dell'Agenzia delle Entrate sono già autorizzati a procedere con la compensazione, anche parziale del credito a loro disposizione. I più virtuosi hanno già avuto la possibilità, almeno potenziale, di utilizzare il credito lo scorso 27 dicembre in occasione del versamento dell'acconto IVA; di fatto, la prossima scadenza utile per compensare il credito evitando così pagamenti "per cassa" di debiti tributari è quella del 17 gennaio prossimo, data in cui è previsto il versamento dell'IVA per i soggetti mensili e delle ritenute d'acconto.

Chi non avesse ancora presentato l'istanza per convertire l'ACE innovativa in credito d'imposta ha tempo fino alla scadenza del termine ordinario per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2020, ossia, per i soggetti solari, fino al 30.11.2022. Una sicura opportunità da valutare per usufruire del beneficio soprattutto per quei soggetti che non avendo un reddito imponibile significativo per l'anno 2021 non riuscirebbero a sfruttare subito la deduzione nella propria dichiarazione dei redditi.

Il codice tributo da utilizzarsi in compensazione è il "6955" denominato "Credito d'imposta Ace – articolo 19, comma 3, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73".
Il modello F24 che espone l'utilizzo in compensazione del credito d'imposta deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle entrate, pena il rifiuto dell'operazione di versamento. Il modello F24 sarà scartato anche qualora l'importo compensato, ecceda l'ammontare massimo spettante come risultante dalle comunicazioni validamente presentate e consultabile nel "Cassetto fiscale" del contribuente al link "Crediti Iva / Agevolazioni utilizzabili".

Il beneficio fiscale è recuperato se, nei due periodi d'imposta successivi a quello agevolato (quindi, entro il 31/12/2023, per i soggetti "solari"), la società procede a riduzioni del Patrimonio netto diverse dalle perdite di esercizio.

_____

*A cura di Stefano Barelli, partner Eptalex - Dipartimento Tax

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©