Professione e Mercato

Adeguata verifica semplificata per gli avvocati

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di Valerio Vallefuoco

Le regole tecniche antiriciclaggio per gli avvocati appena approvate dal Cnf (si veda il Sole 24 Ore di ieri) richiamano un documento contenente criteri e metodologie di analisi e valutazione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, con particolare riferimento all’adeguata verifica semplificata della clientela. Il documento offre una serie di indicazioni con un percorso guidatoe modulistica che dovrebbero aiutare l’avvocato a contestualizzare il rischio, in vista dell’adempimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela, che il legislatore sia nazionale che europeo ha mancato di disciplinare nel dettaglio.

L’allegato enuclea una serie di fattori indicativi di una situazione di basso rischio, in presenza dei quali l’avvocato potrebbe limitarsi a porre in essere misure semplificate di adeguata verifica, con notevole risparmio di tempo e risorse. Taluni di questi fattori hanno riguardo alla “qualità” dei soggetti coinvolti nell’operazione. Il suggerimento è quello di continuare a prendere per buono l’elenco dei soggetti considerati automaticamente a basso rischio di riciclaggio (banche, Poste, istituti di moneta elettronica ecc.), già contenuto nel testo originario del decreto antiriciclaggio ma non riproposto dal testo riformato.

Autovalutazione del rischio, profilatura e identificazione del cliente e del titolare effettivo ( in caso di cliente persona giuridica) sono alla base della corretta contestualizzazione del rischio. L’allegato offre in appendice schemi che l’avvocato potrà utilizzare rimanendo libero di adattare ciascun modello alle proprie esigenze. Si sottolinea, però, che gli schemi proposti non devono intendersi in alcun modo vincolanti.

Rispetto all’autovalutazione del rischio, l’allegato propone un documento inteso a valorizzare ,secondo le indicazioni della legislazione antiriciclaggio, un approccio basato sul rischio. In coerenza con questo approccio si suggerisce di procedere all’analisi della tipologia di clientela in un certo arco di tempo (ad esempio, 12 mesi) sotto il profilo dell’area geografica di provenienza e di tipologia di assistenza. Quanto alla profilatura del cliente il percorso guidato proposto mira ad agevolare l’avvocato nell’identificazione dei possibili rischi legati all’instaurazione del rapporto o all’esecuzione della prestazione professionale facendo riferimento sia ai clienti persone fisiche sia clienti persone giuridiche o enti. L’appendice 3 riporta una casistica di fattispecie ad alto rischio individuando quelle che ad avviso del Cnf possono essere situazioni reali in cui escludere l’applicazione delle misure semplificate.

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