Ai fini della dichiarazione dello stato di latitanza
Misure cautelari - Esecuzione - Latitanza - Verbale di vane ricerche - Ricerca all'estero - Esclusione.
Ai fini della dichiarazione dello stato di latitanza, tenuto conto della incompatibilità di tale condizione con quella della irreperibilità, le ricerche effettuate dalla polizia giudiziaria, pur dovendosi svolgere in modo esaustivo allo scopo di consentire al giudice di valutare l'impossibilità di procedere all'applicazione della misura restrittiva per la non rintracciabilità dell'imputato volontariamente sottrattosi alla sua esecuzione, non devono necessariamente comprendere quelle nei luoghi specificati dal codice di rito ai fini della dichiarazione di irreperibilità e, di conseguenza, neanche le ricerche all'estero quando ricorrano le condizioni previste dall'art. 169, comma quarto, dello stesso codice.
•Corte di cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 dicembre 2018 n. 54653
Latitanza - Ricerche fuori del territorio nazionale ai sensi dell'art. 169 comma quarto cod. proc. pen. - Applicabilità per analogia alla dichiarazione di latitanza - Esclusione - Ragioni.
L'accertata assenza del ricercato nel territorio dello Stato è, di per sé, circostanza sufficiente per la dichiarazione della latitanza, che cessa soltanto con l'arresto e non anche con la giuridica possibilità di eseguire notificazioni all'estero in base a indicazioni circa il luogo di residenza del destinatario latitante.
•Corte di cassazione, sezioni Unite penali, sentenza 7 maggio 2014 n. 18822
Misure cautelari - Personali - Provvedimenti - Latitanza - Volontarietà della latitanza - Conoscenza dell'avvenuta emissione del provvedimento restrittivo - Necessità - Esclusione.
Ai fini dell'accertamento della volontarietà della sottrazione a un provvedimento restrittivo della libertà personale, che costituisce il presupposto psicologico della declaratoria di latitanza, non occorre dimostrare la conoscenza della avvenuta emissione di tale provvedimento, ma è sufficiente che l'interessato si ponga in condizioni di irreperibilità, sapendo che quel provvedimento può essere emesso.
•Corte di cassazione, sezione VI penale, sentenza 28 ottobre 2013 n. 43962
Notificazioni - All'imputato - Latitante - Esecuzione della misura coercitiva - Specifiche prescrizioni per le ricerche da parte della polizia giudiziaria - Esistenza - Esclusione - Idoneità delle ricerche - Riserva al giudice che emette il decreto di latitanza - Configurabilità.
L'articolo 295 c.p.p. non detta specifiche prescrizioni per le ricerche, con la conseguenza che la polizia giudiziaria non è vincolata all'osservanza dei criteri tipizzati per le ricerche previste in tema di irreperibilità, mentre è rimesso al giudice che emette il decreto di latitanza l'apprezzamento della idoneità in concreto delle ricerche medesime.
•Corte di cassazione, sezione II penale, sentenza 27 giugno 2012 n. 25315
Misure cautelari - Personali - Provvedimenti - Latitanza - Assenza accertata del ricercato del territorio dello stato - Dichiarazione di latitanza - Sufficienza.
L'accertata assenza del ricercato dal territorio nazionale, costituisce circostanza di per sé sufficiente ai fini della dichiarazione dello stato di latitanza, che cessa soltanto con l'arresto, mentre non ha alcuna influenza sulla permanente condizione di latitante l'eventuale accertamento della giuridica possibilità di eseguire notificazioni all'estero presso il luogo di residenza del destinatario.
•Corte di cassazione, sezione I penale, sentenza 22 aprile 2010 n. 15410