Amministrativo

Airbnb, Tar esamini subito tassa sugli affitti brevi

Il Consiglio di Stato, ordinanza n. 5403 di oggi, ha disposto che il Tar Lazio fissi «con priorità» (articolo 55, comma 10, cod. proc. amm.) l'udienza di merito per la discussione della regime di tassazione – cedolare secca del 21% - relativa agli affitti brevi sollevata da Airbnb Ireland Unlimited Company e Airbnb Payments Uk Limited. Le società infatti avevano chiesto, ma il Tar aveva respinto la domanda in via cautelare, la sospensiva del provvedimento delle Entrate dello scorso 12 luglio che, in attuazione dell'articolo 4 del Dl 50/2017 (convertito dalla legge 96/2017), disciplina l'obbligo, in capo agli intermediari, di versare al fisco una ritenuta sui canoni delle locazioni brevi.
Nel ricorso deciso oggi contro l'Agenzia delle entrate, dunque, Airbnb chiedeva la riforma dell'ordinanza cautelare del Tar n. 5442/2017. Palazzo Spada «considerato che le molteplici questioni dedotte dalle appellanti in relazione alla paventata lesione del diritto dell'Unione Europea appaiono meritevoli di attento apprezzamento e come tali devono essere approfondite nella più opportuna sede del merito anche in relazione all'eventuale rimessione ai sensi dell'art. 267, par. 2, TFUE», ha ritenuto che le esigenze cautelari «siano tutelabili adeguatamente con la immediata fissazione dell'udienza di merito da parte del Tribunale amministrativo regionale». Anche tenuto conto del fatto che non vi sono stati provvedimenti sanzionatori a carico di Airbnb.
Positivo il commento della società. Per Alessandro Tommasi, public policy manager di Airbnb Italia: «Questa decisione - dice - è pienamente coerente con i dubbi e le preoccupazioni già espressi dell'Antitrust - che aveva dichiarato la norma palesemente anticoncorrenziale, distorsiva del mercato e lesiva dei diritti dei consumatori - nel suo recente parere. Ora tocca al Governo cogliere forte e chiaro il messaggio arrivato dal Tribunale e dall'Authority, prendendo definitivamente atto che il testo così com'è non funziona e che cerotti messi all'ultimo minuto non faranno che peggiorare la situazione».

Consiglio di Stato - Ordinanza 13 dicembre 2017 n. n. 5403

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