Penale

Ammissione al gratuito patrocinio: valore dell'autocertificazione di assenza di reddito

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a cura della Redazione PlusPlus24 Diritto

Difensore e difesa - Gratuito patrocinio - Assenza totale di reddito - Presunzione di inganno - Illegittimità.
In tema di patrocinio a spese dello Stato, il provvedimento di rigetto dell'istanza di ammissione fondato sulla mera affermazione che l'autocertificazione di assenza di reddito è di per sé un potenziale inganno è illegittimo, in quanto le disposizioni di cui agli artt. 79, comma 3 e 96, comma 2, d.P.R. n. 115/2002, che assicurano poteri di accertamento sia al giudice dell'ammissione che a quello dell'opposizione, implicano una presunzione di impossidenza vincibile con l'esercizio di tali poteri.
•Corte di cassazione, sezione IV penale, sentenza 7 dicembre 2018 n. 54830

Procedimento penale - Gratuito patrocinio - Rigetto di ammissione - Opposizione al decreto - Dpr 115 del 2002 - Criteri.
Il rigetto dell'istanza di ammissione al gratuito patrocinio fondata sulla mera affermazione secondo la quale l'autodichiarazione dell'assenza di reddito è di per sé potenziale inganno, viola le disposizioni di cui all'articolo 79, lettera c), Testo Unico Spese di giustizia, anche avuto riguardo all'esercizio dei poteri di accertamento assicurati al giudice dell'ammissione e a quello di opposizione al rigetto, che implicano una presunzione di impossidenza dell'istante che presenti autocertificazione del reddito, vincibile con l'esercizio dei poteri di accertamento assicurati al giudice dall'articolo 79, e dall'articolo 96, comma 2, Testo Unico spese di giustizia, il cui esercizio è nondimeno, imposto al medesimo ai fini della giustificazione del rigetto.
•Corte di cassazione, sezione IV penale, sentenza 7 marzo 2018 n. 10406

Difensore e difesa - Patrocinio dei non abbienti - Finalità solidaristica dell'istituto.
In tema di concessione del beneficio del gratuito patrocinio a soggetti che dichiarino la totale assenza di redditi, la semplice affermazione dell'assenza totale di reddito non è affatto di per sé un “potenziale inganno”, trattandosi invece di una situazione, seppure non comune, certamente possibile e anzi, della più grave delle situazioni tutelate dalla normativa che assicura la difesa dei non abbienti. Diversamente verrebbe meno l'effettività di un istituto che è stato previsto proprio per garantire il diritto di accesso alla giustizia e alla difesa.
•Corte di cassazione, sezione IV penale, sentenza 7 marzo 2018 n. 10406

Difesa e difensori - Patrocinio dei non abbienti - Autocertificazione del richiedente - Potere di controllo del giudice nel merito - Esclusione.
Ai fini dell'ammissibilità al gratuito patrocinio l'autocertificazione dell'istante ha valenza probatoria e il giudice non può entrare nel merito della medesima per valutarne l'attendibilità, dovendosi limitare alla verifica dei redditi esposti e concedere in base ad essi il beneficio, il quale potrà essere revocato solo a seguito dell'analisi negativa effettuata dall'ufficio finanziario, cui il giudice deve trasmettere copia dell'istanza con l'autocertificazione e la documentazione allegata.
•Corte di cassazione, sezione IV penale, sentenza 15 dicembre 2016 n. 53356

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