Anche la cantina rifinita concorre a determinare la categoria di lusso dell'immobile

Il contribuente non può usufruire del bonus prima casa quando l'immobile superi i 240 mq di grandezza. Ma la novità - chiarisce la Cassazione con l'ordinanza n. 30761/21 - consiste nella circostanza che anche la cantina e il magazzino (ben rifiniti, con impianti e servizi) concorrono a determinare la superficie dell'immobile ed eventualmente a far perdere il diritto a un'imposta di registro di favore.

Il caso. Venendo al caso concreto la contribuente, proprietaria dell'immobile, ha eccepito che il bene era stato inquadrato tra i fabbricati di lusso e così non poteva beneficiare dello specifico bonus prima casa. Questo perché l'Agenzia delle entrate aveva fatto rientrate nella grandezza dell'immobile anche il locale seminterrato adibito a magazzino e garage. Sul punto i Supremi giudici hanno richiamato l'articolo 6 della tariffa allegata al Dpr 131/1986 che qualifica come di lusso le unità immobiliari aventi una superficie utile complessiva superiore ai 240 mq (esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte le scale e i posti macchina). In tema di imposta di registro per stabilire se un'abitazione sia di lusso si deve fare riferimento alla nozione di "superficie utile complessiva", secondo cui si deve intendere tutta la superficie dell'unità immobiliare una volta detratta dall'estensione globale quella di balconi, terrazze ecc. Gli Ermellini, però, hanno affermato che al fine di stabilire il carattere di lusso dell'immobile, anche l'ambiente strettamente adibito a cantina costituisce comunque elemento da comprendere nel calcolo della superficie complessiva quando, in concreto, esso sia strutturato in modo da essere considerato abitabile, così da perdere l'originaria destinazione. Stesso discorso vale per il magazzino qualificato come locale seminterrato ben rifinito e completo di impianti.