Rassegne di Giurisprudenza

Applicazione delle tabelle romane per la valutazione dei danni riflessi

a cura della Redazione Diritto

Risarcimento danno - Lesioni del congiunto - Danno non patrimoniale dei congiunti - Danni riflessi - Liquidazione - Tabelle romane - Applicazione
Per determinare la liquidazione del danno non patrimoniale spettante ai congiunti del soggetto macroleso, il giudice del rinvio dovrà far riferimento a tabelle che prevedano specificamente idonee modalità di quantificazione del danno, come le tabelle predisposte dal Tribunale di Roma, che fin dal 2019 contengono un quadro dedicato alla liquidazione dei danni cd. riflessi subiti dai congiunti della vittima primaria in caso di lesioni.
• Corte di Cassazione, civ., sez. III, ordinanza del 17 maggio 2023, n. 13540

Danno non patrimoniale - Liquidazione - Parametri - Tabelle milanesi - Criteri alternativi - Tabelle romane - Motivazione - Giudizio di congruità
La liquidazione del danno non patrimoniale deve essere effettuata dal Giudice del merito sulla base delle tabelle milanesi, potendo farsi ricorso a criteri alternativi e diversi come le tabelle romane solo nel caso in cui il Giudice motivi puntualmente la propria decisione tramite un giudizio di congruità del criterio utilizzato.
• Corte di Cassazione, civ., sez. III, ordinanza del 2 dicembre 2021 n. 38077

Responsabilità e risarcimento - Risarcimento danni - Danno non patrimoniale - Danno da perdita del rapporto parentale - Liquidazione - Criteri - Tabella di Milano - Applicazione - Legittima
In tema di valutazione del danno da perdita o compromissione del rapporto parentale esso va liquidato a chi abbia sofferto per aver perso un congiunto (o per aver visto deteriorato il rapporto, per grave menomazione fisica) a seguito di un illecito di terzi. In tale contesto il giudice a quo avendo fatto ricorso nel caso in questione alle tabelle del Tribunale di Milano per liquidare il danno non patrimoniale da morte, piuttosto che alla tabella di Roma, sarebbe incorso nella violazione di diritto, perché la tabella utilizzata a proposito della liquidazione del danno non patrimoniale da morte risulterebbe oltremodo generica, limitandosi a indicare un ampio range di riferimento all'interno del quale il giudice di merito gode di ampio margine di discrezionalità, mentre invece la tabella di Roma consentirebbe di prevedere esattamente il quantum risarcibile sulla base di una adeguata ponderazione di tutte le circostanze del caso concreto: età della vittima e del congiunto, convivenza. Invero, secondo la Suprema corte, l'applicazione dei criteri di liquidazione del danno parentale elaborati dal Tribunale Milano al caso in questione è legittima.
• Corte di Cassazione, civ., sez. III, ordinanza del 5 maggio 2021 n. 11719