ASSOCIATI IN PARTECIPAZIONE: SE IL CONTRATTO È SCADUTO
L’abrogazione della disciplina del contratto di associazione in partecipazione con apporto di lavoro ha fatto salva la previgente disciplina per quanto concerne i contratti già in essere alla data del 25 giugno 2015 (data di entrata in vigore delle nuove disposizioni). Deve tuttavia ritenersi che, stante la “filosofia” cui è improntato il jobs act, che privilegia la costituzione di rapporti di lavoro “stabili”, non sia concesso – anche se nel contratto è stato previsto il tacito rinnovo – protrarre tale situazione all’infinito, dovendosi peraltro considerare anche se il contratto di associazione in partecipazione possa ritenersi legittimo in base ai requisiti che ne regolavano (sino a pochi mesi orsono) la disciplina (consegna del rendiconto, partecipazione dell’associato agli utili e alle perdite, requisiti e competenze dell’associato e così via). Peraltro, è alquanto dubbia la possibilità di rinnovare un contratto scaduto per una tipologia contrattuale abrogata.
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
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