Atti Chiari. Chiarezza e concisione nella scrittura forense
In progetto l'allestimento della prima banca dati di atti di parte e la raccolta di esempi di scrittura chiara ed efficace, per migliorare la qualità degli atti e dunque la loro leggibilità e trasparenza per la società
Scrivere atti processuali chiari e concisi per migliorare la qualità del rapporto tra il cittadino e la giustizia.
Se ne è parlato giovedì 20 maggio 2021 in un webinar organizzato dall'Università degli Studi della Tuscia e dalla Camera Civile di Viterbo , cui hanno assistito oltre cento avvocati e operatori del diritto attivi a Viterbo e in altri fori nazionali. Al centro, il progetto di ricerca universitario PRIN "Atti Chiari".
Ha guidato il webinar la Presidente della Camera Civile di Viterbo, Rosita Ponticiello.
In apertura, i saluti del Magnifico Rettore dell'Università della Tuscia, Stefano Ubertini, del Direttore del Dipartimento DISTU, Saverio Ricci, della coordinatrice nazionale del PRIN, Jacqueline Visconti, degli avvocati Salvatore Donadei, per l'UNCC, e Stefano Brenciaglia, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Viterbo, Maria Rosaria Covelli, Presidente del Tribunale di Viterbo, oggi alla Capo dell'Ispettorato Generale della Commissione Interministeriale per la Giustizia nel Sud, che ha sottolineato il ruolo cruciale di chiarezza e sinteticità della lingua per la qualità del processo civile e della comunicazione giudiziaria, e la positiva sinergia tra avvocati, magistrati e università.
Il Prof. Riccardo Gualdo, coordinatore dell'unità di Viterbo per il PRIN, ha ripercorso l'iter normativo in tema di chiarezza e sinteticità e sottolineato la centralità di una scrittura semplice e lineare, per poi illustrare gli obiettivi del progetto: allestire la prima banca dati di atti di parte e raccogliere esempi di scrittura chiara ed efficace, per migliorare la qualità degli atti e dunque la loro leggibilità e trasparenza per la società.
Alcune ricercatrici del PRIN hanno spiegato come saranno raccolti e resi anonimi gli atti, a garanzia della riservatezza delle informazioni: hanno parlato le Dott.sse Fernanda Candrilli e Giulia Lombardi, dell'Università di Genova, Laura Clemenzi, dell'Università degli Studi della Tuscia, e Francesca Fusco, dell'Università del Salento.
In chiusura, il Dott. Daniele Fusi, dell'Università Ca' Foscari di Venezia, responsabile informatico del PRIN, ha chiarito il funzionamento del software di anonimizzazione di cui è l'ideatore.
L'incontro ha messo bene in luce la centralità di una scrittura chiara e sintetica anche in vista della riforma del processo civile e l'utilità di insegnamenti di scrittura in italiano dei corsi di giurisprudenza.
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*A cura di
Laura Clemenzi, Università degli Studi della Tuscia, ricercatrice in Linguistica italiana
Riccardo Gualdo, Università degli Studi della Tuscia, professore ordinario di Linguistica italiana e responsabile dell'unità di Viterbo del PRIN "Atti Chiari"