Avvocati e deontologia: i tre punti esclamativi negli atti giudiziari finiscono al disciplinare
Per l’organo disciplinare, sotto l’aspetto deontologico, i tre punti esclamativi non denigravano il professionista che aveva accettato di iniziare la lite temeraria. Di qui l’assoluzione
Anche la punteggiatura può risultare offensiva: lo ha sperimentato un avvocato di Bolzano, che negli scritti giudiziari aveva criticato un collega rafforzando la propria opinione con tre punti esclamativi (!!!). Il legale avversario si era risentito e aveva attivato una procedura disciplinare. Dopo una condanna in primo grado («avvertimento»), in appello il Consiglio nazionale forense ha tuttavia assolto il legale, esaminando la frase contestata, che così si esprimeva: «Non può essere taciuto al ...