Professione e Mercato

Avvocati: fino a 4mila euro per i familiari non autosufficienti

Cassa Forense finanzia un contributo dai 2 ai 4mila euro pro capite per gli iscritti che hanno familiari non autosufficienti, portatori di handicap o malattie invalidanti

di Marina Crisafi

Fino a 4mila euro per ogni iscritto che abbia familiari non autosufficienti, portatori di handicap o malattie invalidanti. A tanto ammonta il contributo finanziato dalla Cassa Forense per gli avvocati sulla base dell'articolo 6 lettera b del Regolamento per l'erogazione dell'assistenza.

Contributo familiari non autosufficienti: cos'è
La misura, contemplata dall'articoo 6 del regolamento citato, fissa il beneficio per gli iscritti in caso di familiari non autosufficienti, con un importo che varia dai 4mila euro pro capite nel caso in cui il familiare sia il figlio o il coniuge dell'iscritto, ai 2mila euro nel caso si tratti di un genitore.
Il contributo ha il fine, si legge nella nota sul sito dell'ente previdenziale, di aiutare "quelle famiglie - purtroppo numerose - che si trovano ad affrontare la difficoltà di assistere un familiare disabile o comunque non autonomo".

Chi sono i beneficiari e quali sono i requisiti
Beneficiari del contributo sono gli iscritti alla Cassa in regola con l'invio dei modelli 5, che assistano in via esclusiva un familiare (coniuge, figlio o genitore), non ricoverato a tempo pieno, con invalidità grave prevista dall'articolo 3, comma 3, legge 104/1992.
Ai fini dell'erogazione, occorre un ISEE non superiore a 50.000 euro sia dell'assistito che dell'iscritto.
Il contributo è erogabile ad un solo beneficiario per assistito nell'ambito del medesimo nucleo familiare.

La domanda
La domanda può essere inoltrata direttamente alla Cassa Forense a mezzo pec (istituzionale@cert.cassaforense.it) e/o cartacea (usando il modulo apposito), allegando la dichiarazione dei redditi dell'anno antecedente la domanda e la documentazione giustificativa.

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