Penale

Avvocati, legittimo impedimento se subito rappresentato come inconciliabile con altro impegno professionale

Nel caso la Cassazione con la sentenza 29122/2020 si è pronunciata su un tentativo di furto in abitazione

di Giampaolo Piagnerelli

Legittimo impedimento a presiedere in udienza se immediatamente rappresentato insieme agli elementi di non conciliabilità con altro impegno professionale. Questo in estrema sintesi il contenuto della sentenza della Cassazione n. 29122/20.

La vicenda. I Supremi giudici si sono trovati alle prese con un soggetto che si era reso protagonista di un tentativo di furto in abitazione per cui era stato condannato a una pena pecuniaria di 350 euro. Contro la decisione l'imputato ha proposto ricorso ma il legale aveva eccepito il legittimo impedimento a presiedere in udienza. Proprio per questo - la Suprema Corte – nell'attuale pronuncia precisa che l'istanza di rinvio della trattazione del processo per legittimo impedimento del difensore di fiducia a causa di concomitanti impegni professionali e pervenuta alla Cancelleria, deve essere disattesa in quanto generica e in alcun modo documentata. Il ricorso in sostanza è stato dichiarato inammissibile. Tuttavia la Corte per maggiore precisione ha ricordato che - secondo l'autorevole parere della Cassazione - costituisce legittimo impedimento che dà luogo ad assoluta impossibilità a comparire ex articolo 420-ter, comma 5, cpp quando il difensore: a) prospetti l'impedimento non appena conosciuta la contemporaneità dei diversi impegni; b) indichi specificamente le ragioni che rendono essenziale l'espletamento della sua funzione nel diverso processo; c) rappresenti l'assenza in detto procedimento di altro codifensore che possa validamente difendere l'imputato; d) rappresenti l'impossibilità di avvalersi di un sostituto ex articolo 102 cpp sia nel processo a cui intende partecipare, sia in quello di cui chiede il rinvio.

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