Professione e Mercato

Avvocati: in palio 3mila euro per chi ha superato gli esami con il voto più alto

La Cassa Forense pubblica l'edizione 2021 del premio "Marco Ubertini" rivolto a coloro che hanno conseguito l'abilitazione forense nel 2020 con la più alta votazione

di Marina Crisafi

Al via l’edizione 2021 del premio “Marco Ubertini” pubblicato da Cassa Forense e rivolto agli avvocati che hanno conseguito l’abilitazione nel 2020 con la più alta votazione. Il primo classificato riceverà un premio di 3mila euro. La domanda di partecipazione va inviata via pec dedicata entro le ore 24:00 del 2 maggio 2022.

 Chi può partecipare

Destinatari del bando, pubblicato nell’ambito del regolamento per l’erogazione dell’assistenza dell’ente previdenziale, sono gli avvocati (iscritti alla cassa o con procedimento di iscrizione in corso) che non abbiano superato il 35° anno di età e che abbiano conseguito l’abilitazione nella sessione di esami per l’iscrizione all’Albo indetta nell’anno 2020.

 L’importo del premio

Il premio, erogato in unica soluzione, è pari a 3mila euro per il primo classificato, 2mila euro per il secondo classificato e mille euro per il terzo.

A tal fine sono stati stanziati 156mila euro.

 Come presentare domanda

La domanda per l’assegnazione del premio, sottoscritta dal richiedente, va inviata entro le ore 24,00 del 2 maggio 2022 esclusivamente a mezzo PEC dedicata (bandi@cert.cassaforense.it), utilizzando il modulo pubblicato sul sito internet della Cassa (nell’area dedicata e sul portale welfare sono disponibili sia la modulistica che il testo integrale del bando).

Alla domanda va allegata la documentazione richiesta (certificato commissione esaminatrice attestante il superamento dell’esame e la votazione riportata; certificato attestante l’iscrizione all’albo degli avvocati; autocertificazione attestante il possesso dei requisiti per partecipare; copia del documento di identità).

 La graduatoria

Il premio sarà erogato secondo la graduatoria formata, per ogni distretto, in base alla votazione più alta ottenuta e, in caso di parità, in base alla minore età anagrafica del richiedente, ovvero in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda.

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