Professione e Mercato

Avvocati: pc pagati dalla Cassa

Il bando deliberato dall'ente previdenziale offre un contributo fino a 1.500 euro per le spese sostenute per gli strumenti informatici destinati all'esercizio della professione forense

di Marina Crisafi

Pc per lo studio legale pagati dalla Cassa. È quanto prevede uno dei quattro bandi assistenza 2021 deliberati dal Consiglio di amministrazione di Cassa Forense. I contributi ammontano fino a 1.500 euro e le domande vanno inoltrate esclusivamente attraverso la procedura ad hoc sul sito dell'ente entro il prossimo 30 settembre.

Il bando e i destinatari
Il bando n. 4/2021, avente ad oggetto "l'assegnazione di contributi per l'acquisto di strumenti informatici per lo studio legale", vede uno stanziamento di 2milioni di euro.
I destinatari sono gli avvocati e i praticanti avvocati iscritti alla Cassa (o con procedimento di iscrizione in corso), non sospesi né cancellati dall'albo/registro e in possesso dei seguenti requisiti:
• essere in regola, alla data di pubblicazione del bando, con le prescritte comunicazioni reddituali alla Cassa (Modello 5) per l'intero periodo di iscrizione alla Cassa, comunque, da data non antecedente al 1975 e per i pensionati dall'anno successivo al pensionamento;
• non aver beneficiato di rimborso, totale o parziale, per le medesime causali da parte di altri Enti.
Inoltre, è prevista l'esclusione per coloro che hanno già percepito il contributo in forza dei bandi degli anni precedenti.

L'importo
Il contributo è pari al 50% della spesa complessiva, al netto dell'IVA, sostenuta per l'acquisto di strumenti informatici destinati all'esercizio della professione nel periodo dal 1° gennaio 2020 alla data di pubblicazione del bando.
In ogni caso, per importi non inferiori a 300 euro e non superiori a 1.500 euro.

Cosa viene rimborsato
Sono rimborsabili, precisa la Cassa, "esclusivamente" le spese relative all'acquisto dei seguenti strumenti informatici, limitatamente ad uno per tipologia:
- computer fisso;
- computer portatile;
- monitor;
- tablet;
- cuffie, auricolari, microfono;
- webcam;
- stampante multifunzione;
- sistema per videoconferenze;
- licenza antivirus e software per la gestione degli studi legali e relativi applicativi e aggiornamenti;
- firewall;
- abbonamento per l'utilizzo di piattaforme per videoconferenze;
- strumenti per la conservazione e protezione dei dati dello studio.

Come fare domanda
La domanda per l'assegnazione del contributo va inviata, a pena di inammissibilità, entro le ore 24,00 del 30 settembre 2021 esclusivamente tramite l'apposita procedura online attiva sul sito della Cassa.
Unitamente alla domanda, contenente l'autocertificazione del reddito complessivo 2019, il richiedente deve produrre anche la copia della fattura o quietanza relativa all'acquisto eseguito, intestata a lui, allo studio associato ovvero alla società tra avvocati cui appartiene.
Le domande prive o carenti degli elementi essenziali richiesti si considereranno come non presentate.

La graduatoria
I contributi saranno erogati, fino all'esaurimento dei fondi stanziati, in base a una graduatoria che dà preferenza, nell'ordine, alle domande degli iscritti in regola con i pagamenti, l'ammontare del reddito complessivo, e in caso di parità di reddito, la minore età anagrafica, ovvero, la maggiore anzianità di iscrizione alla Cassa.

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