Professione e Mercato

Avvocati in pensione a 70 anni dal 1° gennaio

Dal 1° gennaio 2021 entrano a regime i nuovi requisiti previsti dalla riforma previdenziale forense per le pensioni degli avvocati

di Marina Crisafi

Pensioni avvocati, cambiamenti in vista. Nell'attesa che prenda corpo l'annunciata riforma della previdenza forense, dal 1° gennaio 2021 infatti entreranno definitivamente a regime alcuni dei nuovi requisiti previsti dalla riforma attualmente in vigore (risalente al 2009).

Previdenza forense: la riforma entra a regime
La strada imboccata per mettere in sicurezza le pensioni degli avvocati italiani è ancora lunga e potrebbe segnare il passaggio al contributivo puro o preservare il sistema retributivo esistente conferendo però maggiore stabilità. Attualmente, si tratta però solo di ipotesi al vaglio dell'apposita commissione di studio istituita dalla Cassa Forense per elaborare una nuova riforma dell'intero sistema previdenziale.
Al momento di certo c'è l'entrata in vigore del regolamento unico della previdenza forense, atteso in Gazzetta Ufficiale e valido dal 1° gennaio 2021 e l'operatività di tutta una serie di novità previste dall'ultima riforma pensionistica che andranno a regime col nuovo anno.

Pensioni avvocati 2021: 70 anni e 35 di contributi
Una delle previsioni contenute nella riforma 2009 (art. 2 regolamento per le prestazioni previdenziali) è l'aumento dei requisiti per la maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia.
Dal 1° gennaio 2021, si potrà andare in pensione a 70 anni di età e almeno 35 anni di effettiva iscrizione e contribuzione alla cassa (in luogo dei 69 e 34 attuali).
Ad essere ritoccata al rialzo è anche la determinazione della quota di base della pensione di vecchiaia, calcolata sulla media dei redditi professionali (criterio retributivo), che sempre dal prossimo gennaio, passerà dagli attuali 29 anni a 30.
Per quanto riguarda la pensione di anzianità rimangono fermi i requisiti già decorrenti dal 1° gennaio 2020, ovvero 62 anni di età e almeno 40 anni di iscrizione e contribuzione alla Cassa.
La corresponsione della pensione è in ogni caso subordinata alla cancellazione dall'albo degli avvocati e dall'albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori.
Pensioni di inabilità e indirette

Novità anche per le pensioni di inabilità e indirette
Ferme restando le condizioni, riguardo ad entrambe cambia il tetto massimo di aumento degli anni cui le stesse vanno commisurate, che passa a 40 dal 1° gennaio 2021, al posto degli attuali 39.

Addio ai supplementi per gli avvocati in pensione dal 2021
Ultima ma non meno rilevante modifica prevista dalla riforma è l'addio ai supplementi per chi andrà in pensione dal 1° gennaio 2021.
Finisce infatti il periodo transitorio per le pensioni di vecchiaia maturate a partire dal 2010 che prevedeva la liquidazione di supplementi dopo un certo numero di anni dal pensionamento.
L'ultimo sarà applicato ai pensionati dal 1° febbraio 2019 al 1° gennaio 2021, cui spetterà un unico supplemento dopo un anno dal pensionamento.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©