Professione e Mercato

Benefit su figli, scuola e salute: due binari tra dipendenti e soci

di Elena Pasquini

Soci, addetti hr, consulenti e società esterne fanno squadra nella creazione dei piani di welfare negli studi legali. L’obiettivo è la tutela del capitale umano, la risorsa più preziosa; il nodo da sciogliere la distinzione giuridica tra dipendenti e professionisti. Mentre per i primi è applicabile la detassazione della legge di stabilità 2017 e del Tuir, riflette Simone Viligiardi, esperto di piani di welfare di STS Deloitte, «le misure per i professionisti rischiano di diventare un costo imponibile» e di non rientrare nelle agevolazioni fiscali. L’alternativa è allora per alcuni quella di offrire al posto dei bonus economici ambienti di lavoro “confortevoli”, con l’introduzione, per esempio, dello smart working o di altre iniziative di work life balance.

Particolarmente apprezzate le iniziative a sostegno della famiglia, tra cui un bonus bebè da 2.000 euro, nel piano che è valso a Gianni, Origoni, Grippo Cappelli & Partners il premio Welfare Champion 2018 per i dipendenti. Alla sua costruzione ha lavorato tutto lo staff interno delle risorse umane da maggio 2017 oltre al direttore generale Gop, Alessandra Frattini, l’avvocato Matteo Fusillo e Laura Bretti, collaboratrice Hr, con l’aggiunta del consulente del lavoro, Massimo Martino, e la «società Mercer Marsh benefits, alla quale ci siamo affidati per gestire, attraverso la piattaforma Flexbenefit di Edenred, il plafond di spesa assegnato a tutti i dipendenti», spiega Frattini.

Sempre una piattaforma intranet permette a dipendenti e professionisti di conoscere convenzioni e iniziative promosse dal Comitato welfare di BonelliErede che include soci di diverse sedi e il team Hr per «garantire un’offerta soddisfacente e articolata verso tutta la “famiglia BonelliErede”» – spiega Marco Maniscalco, partner del dipartimento Labour. Come si attivano le convenzioni ? Da un lato ogni nuova iniziativa che arriva in piattaforma è vagliata dalle risorse umane; dall’altro il team dei soci coinvolge i professionisti nella revisione dei contratti, verifica il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro in caso di iniziative in sede e avvia survey periodiche interne di verifica. Sempre di più le società che si propongono allo studio per offrire nuovi servizi.

Un codice personale permette a ogni associate in Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners di gestire l’assicurazione sanitaria offerta dallo studio. «Il premio annuale interamente a carico dello studio ammonta a circa 55mila euro – spiega Bruno Gattai, socio fondatore - per una copertura collettiva, ampliabile con una minima integrazione a tutta la famiglia individuata su proposta del nostro broker assicurativo, Fontana Rava».

Il piano di La Scala, società tra avvocati è firmato Eudaimon. Tre i bonus, oltre quello di risultato, per avvocati e dipendenti: welfare (150 euro/anno); scuola (200 euro/anno) per chi ha figli tra i 6 e i 19 anni; bebè (1.000 euro). L’investimento dal 2016 supera i 100mila euro ma viste le ricadute «stiamo valutando di potenziare il piano», confida il managing partner Christian Faggella.

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