Civile

Beni da pignorare, Nordio: "Convenzione con Entrate è rivoluzionaria"

"Ciò permetterà una più rapida verifica sui beni di proprietà del debitore, consentendo al creditore di velocizzare il recupero del credito vantato"

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Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio risponde al question time del Senato in merito alla recentissima Convenzione che consentirà agli ufficiali giudiziari di accedere alle banche dati dell'Amministrazione finanziaria e rendere così più agevole la ricerca telematica dei beni da pignorare.

"Il 23 giugno – afferma Nordio - è stata stipulata una convenzione tra il ministero della Giustizia e il direttore dell'agenzia delle Entrate, con l'approvazione del Garante per la protezione di dati personali, che consente agli ufficiali giudiziari di accedere alle banche dati dell'amministrazione finanziaria, così da rendere agevole la ricerca telematica dei beni da pignorare. Questa è una cosa quasi rivoluzionaria".

"Beni da pignorare, ovviamente, in seguito alla richiesta del creditore ovvero da sottoporre a procedura concorsuale, in questo caso su richiesta del curatore. Prima della stipula di questa convenzione era previsto che, in mancanza delle strutture tecnologiche necessarie a consentire l'accesso diretto, il creditore istante potesse ottenere direttamente dai gestori delle banche dati le informazioni contenute nelle banche dati stesse. Con questa novella dell'articolo 155, che è stata introdotta nell'ottobre del '22, è stato previsto che a decorrere dal 28 febbraio 2023, fosse l'ufficiale giudiziario ad attestare che l'accesso diretto alle suddette banche dati non è attuabile per il mancato funzionamento delle strutture tecnologiche. Ecco perché, a seguito della stipula della convenzione gli ufficiali giudiziari possono utilizzare direttamente il servizio di accesso alle banche dati dell'amministrazione finanziaria, nell'ambito dei propri compiti di ufficio, al fine di acquisire tutte le informazioni utili a individuare i beni da sottoporre a esecuzione forzata nell'ambito delle procedure sia mobiliari che immobiliari, nonché nell'ambito delle procedure concorsuali".

"In dettaglio - prosegue il Guardasigilli - l'ufficiale giudiziario può richiedere all'Agenzia delle entrate l'accesso alle sue banche dati in relazione ai soggetti che sia il debitore esecutato sottoposto a procedura concorsuale per i quali è stata presentata istanza da parte di un creditore in possesso di un titolo esecutivo e del precetto in seguito alla specifica autorizzazione del presidente del Tribunale a quel punto l'agenzia delle entrate verificata la regolarità della richiesta invierà la risposta con le notizie al sistema informatico della ministero della giustizia".

"Ciò permetterà una più rapida verifica sui beni di proprietà del debitore, consentendo al creditore di velocizzare il recupero del credito vantato; il vantaggio consisterà nella certezza e nella celerità della ricerca dei beni da pignorare assicurando, quindi, un iter più spedito nella esecuzione dei provvedimenti del giudice in materia civile", conclude Nordio.

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