Civile

Camere civili (Uncc): Governo intervenga su malfunzionamenti Uffici dei Giudici di Pace

L’Unione Nazionale delle Camere Civili chiede immediate rassicurazioni sulla risoluzione di una situazione emergenziale inaccettabile, diffusa in tutta Italia

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“Non è accettabile che in Italia, Paese del G7, si debbano attendere 6-10 mesi o, talvolta, un anno per ottenere l’emissione di un Decreto Ingiuntivo da parte di un Giudice di Pace. Non si può ignorare il fatto che il ritardo circa la riscossione di un credito certo, liquido ed esigibile possa creare un grave danno finanziario a persone fisiche ed imprenditori, ma soprattutto a piccole-medie imprese, professionisti o artigiani”. Le Camere Civili territoriali denunciano gli “enormi disagi” comuni a tutti gli Uffici dei Giudici di Pace e chiedono al Ministero della Giustizia e al Governo immediate rassicurazioni sulla risoluzione delle situazioni emergenziali, “perché la tutela dei diritti non può restare una mera enunciazione di principio, essendo un dettame costituzionale”.

Per i civilisti ad “aggravare” il quadro ha contribuito l’avvento del Processo Civile Telematico e l’ampliamento delle competenze, rispetto ai quali il “Sistema Giustizia” si è fatto trovare impreparato. Mancanza di personale di cancelleria, carenza di Giudici di Pace, disorganizzazione degli uffici sono solo alcune delle disfunzioni più comuni, denuncia l’Uncc.

Se dovesse mancare una adeguata risposta, unitamente alle Camere Civili territoriali, l’Uncc “darà corso ad un’interlocuzione con i vari Ordini, gli organismi dell’avvocatura e le altre associazioni forensi, onde assumere le più opportune prese di posizione per tutelare i diritti dei Colleghi, ma soprattutto dei cittadini da loro assistiti”.

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