Professione e Mercato

Cappa recluta gli ex allievi della Scuola A.I.G.I.

L’originalità del percorso dell’avv. Ermanno Cappa è iniziata nel 2005, con la creazione, da parte sua e di altri autorevoli giuristi d’impresa di grandi aziende, della Scuola Nazionale di Specializzazione per Giuristi di Impresa dell’AIGI (Associazione Italiana Giuristi di Impresa), della quale è stato per lunghi anni docente e coordinatore del comitato scientifico.

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L’originalità del percorso dell’avv. Ermanno Cappa è iniziata nel 2005, con la creazione, da parte sua e di altri autorevoli giuristi d’impresa di grandi aziende, della Scuola Nazionale di Specializzazione per Giuristi di Impresa dell’AIGI (Associazione Italiana Giuristi di Impresa), della quale è stato per lunghi anni docente e coordinatore del comitato scientifico.

Dieci anni fa, proseguendo nel suo percorso, lo stesso Avv. Cappa ha aperto lo Studio Cappa & Partners, “bottega giuridica” milanese che ha iniziato a operare occupandosi di diritto bancario, finanziario e societario, di diritto penale dell’economia, di diritto civile e di diritto sportivo, e si è via via sviluppata con l’ingresso di altri professionisti.

All’inizio del 2024 si è concluso il primo giro, con l’ingresso dell’Avv. Enzo Pulitanò, anch’egli assai noto nel mondo dell’avvocatura milanese e legato a Cappa da una ultra-quarantennale amicizia, che – a latere dell’attività di dirigente del gruppo Rizzoli Corriere della Sera prima, e di of counsel di un primario studio legale nazionale poi – ha “impersonato per 20 anni”, per riconoscimento unanime, la Scuola come coordinatore didattico, componente del comitato scientifico e docente. La nostra scuola, soleva dire, è improntata al pensiero di grandissimi uomini del passato: «ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo” (Aristotele), «la sapienza è figlia dell’esperienza» (Leonardo da Vinci), «l’istruzione è l’arte di rendere l’uomo etico» (Hegel), le sue citazioni preferite. Pulitanò - il nostro portale ne ha parlato a suo tempo - porta, infatti, una lunga e intensa esperienza aziendale nel campo della gestione della materia societaria, del M&A, delle joint-venture internazionali, della contrattualistica, della responsabilità amministrativa delle imprese (D.lgs. 231/2001), del diritto dell’informazione, delle tematiche aziendalistiche e dell’attività stragiudiziale in genere, in un ambiente che definisce «il mio ritorno al futuro». Il passaggio dallo studio di grandi dimensioni a una struttura snella, basata su una forte personalizzazione, segna infatti il ritorno all’inizio della professione, un dominus e un praticante-procuratore legale, che correva avanti e indietro come una trottola, dove l’intuitus personae assume un rilievo determinante e stimolante alla ricerca di nuovi traguardi: «la condivisione dei valori e della visione della professione sono imprescindibili per lavorare insieme con successo». Questa, di fatto, è la “bottega giuridica” fondata da Cappa.

Cosa recentissima, è apparso all’orizzonte e si è inserito nello studio Cappa & Partners con un rapporto di collaborazione un nuovo collega, l’Avv. Federico Jacopo Mamoli. Nulla di inusuale, se non fosse che Mamoli è stato un allievo della scuola AIGI. «Il mio percorso professionale, pieno di significative esperienze di vario genere sia italiane sia estere, è iniziato nel 2007 quando ho partecipato alla Scuola Nazionale per Giuristi d’Impresa», ricorda Mamoli. «Finita la scuola AIGI, mi sono reso conto che il bagaglio acquisito mi aveva messo in grado di esercitare senza patemi anche la professione rivolta al mondo dell’impresa in qualità di libero professionista». E così, dopo qualche tempo «ho cercato lo studio Cappa & Partners». Mamoli ha sviluppato la sua carriera tra Italia e all’estero, specie in Spagna, collaborando con primari studi professionali e società di consulenza nel campo del diritto d’impresa; è stato cultore della materia in diritto dell’Unione Europea; è mediatore/conciliatore civile e commerciale dal novembre 2010. Parla varie lingue straniere.

Il cerchio nato dalla scuola può sembrare chiuso, ma - osserva Ermanno Cappa - «i valori e la visione della professione possono essere incanalati proficuamente e con soddisfazione in una “piattaforma” fra professionisti ciascuno dei quali eserciti in via autonoma la propria attività professionale, senza alcun vincolo fra essi di tipo associativo, ma che condividono un progetto, accomunati dalla volontà di collaborare, dalla competenza tecnica e dall’attitudine all’analisi giuridica, nonché dalla propensione alla managerialità e dalla capacità di comunicazione, con il proposito di attenersi rigorosamente ai principi dell’ordinamento nazionale ed europeo, a tutela e nell’interesse della parte assistita, come espressamente sancito dall’art. 1, comma 2 del Codice Deontologico Forense, richiamato e ripreso nella carta fondante dello studio. E dunque il cerchio non è chiuso, chi fosse interessato a un progetto stimolante sarà sempre benvenuto».

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