Lavoro

Cigs per crisi semplificata dall’emergenza sanitaria

Le imprese possono accedervi anche senza presentare il piano di risanamento

di Enzo De Fusco

Fino al termine dell’emergenza sanitaria le imprese possono accedere alla Cigs per crisi senza presentare il piano di risanamento. Lo ha stabilito il decreto del ministero del Lavoro del 15 dicembre 2020, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 14 gennaio 2021.

Alla Cigo light concessa dall’Inps con la circolare n. 84/2020 (si veda il Sole 24 Ore del 12 luglio 2020) si affianca così ora anche la Cigs per crisi semplificata, utilizzabile dalle aziende le quali devono contrastare l’epidemia senza poter accedere alla Cassa Covid, anche se complessivamente non sembra apportare particolari vantaggi alle imprese.

Il dm stabilisce che «per l’anno 2020 e, comunque, fino al termine dell’emergenza epidemiologica», ai fini dell’approvazione del programma di crisi aziendale conseguente all’evento improvviso e imprevisto della pandemia, la Cigs per crisi è concessa anche in assenza del piano di risanamento di cui alla lettera c) dell’articolo 2 del Dm n. 94033/2016. Il nuovo decreto prevede altresì che alle imprese possono essere autorizzate riduzioni dell’orario di lavoro o sospensioni anche oltre il limite dell’80% delle ore lavorabili in ciascuna unità produttiva. Il dm, però, sembra prevedere questa possibilità solo «con riferimento ai periodi di vigenza dei provvedimenti emergenziali di limitazione all’attività produttiva». Si profila, dunque, il nuovo scenario degli strumenti anti Covid dopo l’esaurimento delle 12 settimane già finanziate nella legge di bilancio 2021.

Aziende ancora con Cassa Covid

Le imprese piccole (probabilmente fino a 15 dipendenti) e quelle appartenenti ai settori ancora penalizzati potranno continuare a beneficiare di ulteriori settimane di cassa Covid (si stima fino a ulteriori 18 settimane);

Aziende con Cigo

Le imprese che rientrano nel campo di applicazione della Cigo prevista dal decreto n. 148/2015, se escluse dalla cassa Covid, potrebbero usare la Cigo agevolata. Al riguardo la circolare Inps n. 84/2020 ha spiegato che è possibile accedere alla Cigo per mancanza di materie prime o commesse. Tuttavia, la valutazione istruttoria non deve contemplare la verifica della sussistenza dei requisiti della transitorietà dell’evento e della non imputabilità dello stesso al datore di lavoro e ai lavoratori. Tranne questo beneficio, le aziende sono tenute a rispettare tutte le altre condizioni, ossia 52 settimane nel biennio mobile, 1/3 delle ore lavorabili, durata massima complessiva dei trattamenti di 24 mesi nel quinquennio mobile (30 mesi per le imprese del settore edile e lapideo), il requisito di anzianità di 90 giorni nell’unità produttiva e l’obbligo del contribuzione addizionale.

Aziende con Cigs

Le imprese rientranti nel campo di applicazione della Cigs, se escluse dalla cassa Covid, potrebbero richiedere la formula agevolata che prevede l’esonero dalla presentazione del piano di risanamento. In questo caso le aziende dovrebbero comunque rispettare le altre condizioni, ossia il requisito di anzianità dei 90 giorni, la durata massima di 12 mesi nel quinquennio mobile, nonché il contributo addizionale. Si applica anche il limite dell’80% delle ore lavorabili per i periodi in cui non è possibile dimostrare che sono vigenti provvedimenti emergenziali di limitazione all’attività produttiva.

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