Civile

Circolazione in aeroporto, la multa è di competenza dei diversi Comuni dell’area

Non sarebbe logico suddividere le zone aeroportuali per differenziare i compiti degli agenti municipali a elevare le multe per le infrazioni delle regole poste dall’Enac competente

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di Paola Rossi

Non viola il principio di legalità la previsione che negli aeroporti possano avere competenza più corpi di polizia municipale rispondenti ai diversi Comuni su cui si estende l’intera area aeroportuale. Quindi la determinazione dell’Ente Nazionale per l’aviazione civile cui sono affidate le regole della circolazione stradale all’interno degli aeroporti - compreso stabilire corsie riservate o tempi di permanenza nei parcheggi - può anche affermare la competenza territoriale di più Comuni rientranti nell’aeroscalo per elevare le sanzioni contro i trasgressori. Non contrasta quindi tale previsione dell’Enac con il principio affermato dalla legge 689/1981 “nessuno può essere assoggettato a sanzioni amministrative se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima della commissione della violazione”.

In effetti l’aeroporto di Linate insiste su territorio di più Comuni e il fatto che le corrispondenti polizie municipali possano sanzionare i trasgressori senza distinzioni di settore all’interno dell’intera area portuale non viola il principio di territorialità dell’autorità competente. Ciò in effetti - dicono i giudici di merito e ora la Cassazione - non crea alcuna incertezza per gli utenti dell’aeroporto e la suddivisione della competenza nelle aree interne allo scalo sarebbe irragionevole, imponendo di fatto che le singole polizie, prima di sanzionare una violazione, debbano verificare se lo specifico automezzo si trovi in una posizione di strada posta all’interno del territorio del rispettivo Comune di appartenenza.

Nel caso concreto il ricorrente contestava la multa subita nell’aroportodi Linate in quanto riteneva incompetente la polizia municipale di Milano a elevare la sanzione perché aveva percorso una corsia riservata ai soli mezzi autorizzati. La Cassazione - con la sentenza n. 5124/2024 - ha escluso l’illegittimità della decisione di merito che ha respinto l’azione giudiziale intrapresa dal trasgressore contro la multa subita.

Lo stesso Codice della strada prevede una specifica competenza dell’Enac in materia di circolazione stradale all’interno degli aeroporti. E la circostanza che tale competenza insista su un’area unitaria determina il necessario coinvolgimento di tutti gli organi e corpi che svolgono servizi di polizia nel territorio su cui insiste l’intera area aeroportuale.

Competenza territoriale “disgiunta”
La competenza all’accertamento delle violazioni, nel caso in cui l’intera area dell’aeroporto comprenda più Comuni, è definita dalla combinazione dei criteri fondati sul territorio del Comune e su quello dell’area aeroportuale, senza che il primo possa prevalere sul secondo. Ciò che esclude di ritagliare le zone di competenza all’interno dell’aeroscalo.

La norma del Cds
La “speciale” competenza in materia di circolazione stradale è attribuita dall’articolo 6, comma 7, del Codice della strada all’autorità aeroportuale all’interno dell’area di competenza. Ciò determina che nel caso in cui l’area ricada in più Comuni l’autorità competente potrà avvalersi ai fini dell’espletamento del servizio di polizia e dell’accertamento delle violazioni - in coordinamento con le municipalità interessate - di tutti i corpi di polizia municipale dei diversi Comuni.

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