Penale

Circonvenzione di persone incapaci: natura e configurabilità del reato

a cura della redazione PlusPLus24 Diritto

Reati contro il patrimonio - Circonvenzione di incapace - Bene giuridico tutelato - Natura di reato di pericolo - Consumazione - Momento - Individuazione.
Il reato di circonvenzione di persone incapaci è un reato di pericolo previsto a tutela del bene giuridico del patrimonio della persona offesa, con la conseguenza che il momento di consumazione dello stesso deve essere individuato nel momento della sua idoneità a produrre il pericolo di effetti pregiudizievoli e non in quello di verificazione del pregiudizio sul patrimonio dell'offeso o di terzi.
•Corte di cassazione, sezione II penale, sentenza 5 marzo 2019 n. 9656

Reati contro il patrimonio - Delitti - Circonvenzione di persone incapaci - In genere - Stato di deficienza psichica - Accertamento - Passione morbosa - Possibilità - Fattispecie.
In tema di circonvenzione di incapaci, al fine di accertare lo stato di deficienza psichica della vittima, può assumere rilievo anche la passione morbosa che essa nutre per l'agente, poiché la tenace presenza di un'idea dominante, carica di contenuto emotivo, e la forte tensione affettiva possono, specie in persone anziane o in soggetti dalla personalità debole, avere un effetto deviante del pensiero critico e un'azione nettamente inibitrice sulla volontà.
•Corte di cassazione, sezione III penale, sentenza 21 agosto 2018 n. 38705

Reati contro il patrimonio - Circonvenzione di persone incapaci - Elemento materiale - Stipula di preliminare e poi di definitivo - Consumazione frazionata - Effetti ai fini della prescrizione.
In presenza di stipula da parte di soggetto ritenuto incapace di preliminare e di successivo definitivo, il delitto di circonvenzione di persone incapaci assume la forma tipica del delitto a consumazione frazionata poiché più episodi dannosi si consumano in danno della medesima vittima a opera dello stesso autore. E poiché ciascuno dei suddetti negozi giuridici comporta effetti dannosi per la vittima incapace (il preliminare perché da esso sorgono obblighi, e il definitivo poiché a esso è collegato l'effetto traslativo della proprietà, ove si tratti di vendita), ciascuno di essi è idoneo a integrare l'ipotesi di cui all'articolo 643 del codice penale, con la conseguenza che, ove vengano stipulati entrambi, si profila una prosecuzione della condotta delittuosa in distinti momenti, entrambi poi rilevanti ai fini dell'individuazione della data del commesso reato e, quindi, del momento iniziale da cui far decorrere il termine prescrizionale.
•Corte di cassazione, sezione II penale, sentenza 25 luglio 2018 n. 35446

Reati contro il patrimonio - Circonvenzione di persone incapaci - Elemento materiale - Stato di infermità o deficienza psichica del soggetto passivo - Caratteristiche - Accertamento.
Per la configurabilità del delitto di cui all'articolo 643 del codice penale, non si richiede che il soggetto passivo versi in stato di incapacità di intendere e di volere, essendo sufficiente che esso sia affetto da infermità psichica o deficienza psichica, ovvero da un'alterazione dello stato psichico, che sebbene meno grave dell'incapacità, risulti tuttavia idonea a porlo in uno stato di minorata capacità intellettiva, volitiva o affettiva che ne affievolisca le capacità critiche. In particolare, lo stato di deficienza psichica del soggetto passivo richiesto per la configurabilità del reato, anche inteso quale presupposto oggettivo, non è quello di una completa assenza delle facoltà mentali o di una totale mancanza della capacità di intendere e di volere, pur momentanea, essendo sufficiente una minorata capacità psichica, uno stato di deficienza del potere di critica e di indebolimento di quello volitivo tale da rendere possibile l'altrui opera di suggestione, o tale da agevolare l'attività di induzione svolta dal soggetto attivo per raggiungere il suo fine illecito.
•Corte di cassazione, sezione II penale, sentenza 25 luglio 2018 n. 35446

Reati contro il patrimonio - Delitti - Circonvenzione di persone incapaci - In genere - Reato a condotta plurima - Momento consumativo - Fattispecie.
Nella circonvenzione di incapace, reato a condotta plurima, qualora i momenti della "induzione" e della "apprensione" non coincidano, il reato si consuma all'atto della "apprensione", che produce il materiale conseguimento del profitto ingiusto nel quale si sostanzia il pericolo insito nella "induzione". (In applicazione del suddetto principio, la S.C. ha annullato la sentenza che aveva dichiarato estinto per prescrizione il reato di circonvenzione di incapace consistito nella induzione alla redazione di un testamento olografo, in quanto il momento consumativo non si era realizzato con la condotta di induzione ma con la successiva pubblicazione dell'atto e l'accettazione dell'eredità, fatti produttivi di un effetto dannoso per il soggetto passivo e da cui deriva il materiale conseguimento del profitto ingiusto).
•Corte di cassazione, sezione II penale, sentenza 2 maggio 2017 n. 20669

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