Amministrativo

Consiglio di Stato e Tar: le principali decisioni della settimana

La selezione delle pronunce della giustizia amministrativa nel periodo compreso compreso tra il 15 e il 19 febbraio 2021

di Giuseppe Cassano

Numerose sono le questioni di diritto su cui intervengono, nel corso di questa settimana, i Giudici di Palazzo Spada. In particolare, estendono l’operatività del Daspo agli atti di violenza non contemporanei alle manifestazioni sportive ma con esse aventi un immediato nesso eziologico; perimetrano l’esatto contenuto del principio di autovincolo in riferimento alle gare pubbliche; qualificano la natura giuridica delle osservazioni dei proprietari interessati alla formazione degli strumenti urbanistici; assegnano agli accordi tra PP.AA. una finalità di semplificazione delle situazioni complesse; precisano i limiti operativi della cd. fiscalizzazione dell’abuso edilizio.

I Tar, dal canto loro, contribuiscono a consolidare la tesi della legittimità della valutazione numerica assegnata alle prove scritte di un pubblico concorso; qualificano in termini di doverosità  l’operato del Comune in sede di perimetrazione dell’area di pertinenza delle sedi farmaceutiche; legittimano il diniego / la revoca del permesso di soggiorno a fronte di sentenze penali di condanna in materia di stupefacenti rese a carico dello straniero.

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GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA - I PRINCIPI IN SINTESI

SPORT - Consiglio di Stato, sezione III, 15 febbraio 2021, n. 1297

Nella sentenza in esame il Consiglio di Stato, intervenuto in tema di violenze e disordini durante le manifestazioni sportive, estende l’operatività del Daspo in riferimento agli atti di violenza che, pur non contemporanei alle stesse, abbiano comunque con tali manifestazioni un immediato nesso eziologico.

 

GARE PUBBLICHE - Consiglio di Stato, sezione III, 15 febbraio 2021, n. 1322

Il Consiglio di Stato precisa come, in materia di gare pubbliche, la Pa, stabilendo le regole poste a presidio del futuro espletamento della procedura, è essa stessa tenuta alla loro osservanza non potendole disapplicare e comportando, la violazione di tale autovincolo, l’illegittimità delle successive determinazioni.

 

GOVERNO DEL TERRITORIO - Consiglio di Stato, sezione II, 15 febbraio 2021, n. 1401

Con la sentenza in esame, resa in tema di pianificazione del territorio, il Consiglio di Stato sottolinea come le osservazioni presentate dai proprietari interessati costituiscano un mero apporto collaborativo alla formazione degli strumenti urbanistici e come le scelte della Pa, nell’attuazione di detti strumenti, siano apprezzamento di merito sottratto al sindacato del Ga, salvo che non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità.

 

AZIONE AMMINISTRATIVA - Consiglio di Stato, sezione II, 17 febbraio 2021, n. 1450

Il Consiglio di Stato si sofferma sul generale potere delle PP.AA. di concludere tra loro accordi al fine di disciplinare lo svolgimento in collaborazione delle attività di interesse comune riconducendosi così ad unitarietà un sistema frammentato sotto il profilo delle competenze. L’attività concertata e negoziale assicura una maggiore flessibilità di azione al fine di semplificare situazioni complesse.

 

GOVERNO DEL TERRITORIO - Consiglio di Stato, sezione II, 17 febbraio 2021, n. 1452

Intervenuto in materia di abusivismo edilizio il Consiglio di Stato si sofferma in sentenza sull'art. 34 D.P.R. n. 380/2001 che contempla, nell’ipotesi della parziale difformità dal permesso di costruire, (anche) l’applicazione della sanzione pecuniaria quando la demolizione non possa avvenire senza pregiudizio della parte eseguita in conformità. Tale possibilità deve essere valutata dalla competente P.A. nella fase esecutiva del procedimento, successiva ed autonoma rispetto all'ordine di demolizione.

 

CONCORSI PUBBLICI – Tar Lazio, Roma, sezione I quater, 17 febbraio 2021, n. 1959

Adito in materia di pubblici concorsi il Tar Roma, premessa la necessità della predeterminazione dei criteri di valutazione delle prove scritte, osserva come la votazione numerica (attribuita a prove o a titoli) ben esprima e sintetizzi, in mancanza di una norma contraria, il giudizio tecnico della Commissione, atteso che essa già contiene in sè, senza necessità di ulteriori spiegazioni, la motivazione della scelta compiuta.

 

FARMACIE – Tar Veneto, Venezia, sezione III, 17 febbraio 2021, n. 232

Il Tar Veneto, nella sentenza in esame, evidenzia la discrezionalità di cui gode il Comune nel perimetrare l’area di pertinenza delle sedi farmaceutiche precisando come essa non significhi che il Comune, nell’ipotesi in cui si riveli impossibile aprire una farmacia nell’area individuata, non debba prendere in carico la situazione e trovare comunque una idonea soluzione (anche in considerazione dell’interesse pubblico alla fruibilità del servizio farmaceutico a favore della popolazione).

 

IMMIGRAZIONE – Tar Lombardia, Milano, sezione I, 18 febbraio 2021, n 439

In materia di immigrazione, con particolare riferimento alla disposta revoca del permesso di soggiorno di lunga durata in ragione di due sentenze penali di condanna in materia di stupefacenti a carico dell’interessato, il Tar Milano sottolinea come intendimento della normativa di settore sia quello di assumere a paradigma ostativo del rilascio / rinnovo del titolo di soggiorno non già la gravità del fatto, in sé e per sé considerata, quanto, e soprattutto, la specifica natura del reato commesso.

 GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA – IL MASSIMARIO

Sport - Ordine pubblico - Daspo
. (Legge 13 dicembre 1989, n. 401, articolo 6)

Ai fini del Daspo l’espressione "in occasione o a causa di manifestazioni sportive" (art. 6 L. n. 401/1989) non deve essere intesa nel senso che gli atti di violenza, o comunque le condotte a tal fine rilevanti, debbano essersi verificati durante lo svolgimento della manifestazione sportiva ma nel senso che con essa abbiano un immediato nesso eziologico, ancorché non di contemporaneità.

Consiglio di Stato, sezione III, 15 febbraio 2021, n. 1297

 

Gare pubbliche - Bando di gara . (Dlgs 18 aprile n. 2016, n. 50)

Nelle gare pubbliche la garanzia dell’autovincolo è fondamentalmente finalizzata alla par condicio: conoscere in via anticipata i criteri valutativi e decisionali della commissione, in un contesto in cui le regole di partecipazione sono chiare e predefinite, mette in condizione gli operatori-concorrenti di competere lealmente su quei criteri, con relativa prevedibilità degli esiti.

C onsiglio di Stato, sezione III, 15 febbraio 2021, n. 1322

 

Governo del territorio - Pianificazione urbanistica - Osservazioni. (Dpr 6 giugno 2001, n. 380/2001; legge 17 agosto 1942, n. 1150)

In tema di formazione degli strumenti urbanistici le osservazioni formulate dai privati interessati costituiscono un mero apporto collaborativo e non determinano l’insorgenza di peculiari aspettative, giuridicamente tutelabili, sicché, per il loro rigetto, la P.A. non ha un obbligo di puntuale risposta corredata da dettagliata motivazione.

Consiglio di Stato, sezione II, 15 febbraio 2021, n. 1401

 

Azione amministrativa - Semplificazione. (Legge 7 agosto 1990, n. 241, articolo 15 )

L’art. 15 L. n. 241/1990 prevede un generale potere in capo a tutte le amministrazioni pubbliche di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. Si tratta di una disposizione a carattere generale che disciplina una categoria polivalente di patti, intese e accordi a contenuto sostanzialmente libero (detti “endoprovvedimentali”), in cui i rapporti fra i diversi enti pubblici sono, dal punto di vista formale e sostanziale, equiordinati. Non a caso la norma de qua, che assicura una sempre maggiore flessibilità di azione ai soggetti pubblici, è inserita nel capo IV L. n. 241/1990, relativo alla semplificazione dell’azione amministrativa, a differenza dell’art. 11 della medesima legge, relativo agli accordi stipulati fra privati e P.A. che è collocato nel capo III, relativo alla partecipazione al procedimento amministrativo.

Consiglio di Stato, sezione II, 17 febbraio 2021, n. 1450

 

Governo del territorio - Costruzione abusiva - Sanzioni. (Dpr 6 giugno 2001, n. 380, articolo 34)

La possibilità di sostituire la sanzione demolitoria di un immobile abusivo con quella pecuniaria – nei limiti in cui è posta dall’art. 34 D.P.R. 380/2001 (norma a carattere eccezionale e derogatorio) - deve essere valutata dall'Amministrazione competente nella fase esecutiva del procedimento, successiva ed autonoma rispetto all'ordine di demolizione. Fase esecutiva nella quale le parti possono dedurre in ordine alla situazione di pericolo di stabilità del fabbricato incombendo sul privato interessato la dimostrazione, in modo rigoroso, della obiettiva impossibilità di ottemperare all'ordine stesso senza pregiudizio per la parte dell’immobile conforme al titolo.

Consiglio di Stato, sezione II, 17 febbraio 2021, n. 1452

 

Concorsi pubblici - Prove - Valutazioni. (Dpr 9 maggio 1994, n. 487, articolo 12)

In sede di pubblico concorso, ai fini della verifica di legittimità dei verbali di correzione degli elaborati scritti e dei conseguenti giudizi, non occorre l’apposizione di glosse, segni grafici o indicazioni di qualsivoglia tipo sugli elaborati in relazione a eventuali errori commessi. Solo se mancano criteri di massima, e precisi parametri di riferimento cui raccordare il punteggio assegnato, allora si può ritenere illegittima la valutazione dei titoli in forma numerica.

Tar Lazio, Roma, sezione I quater, 17 febbraio 2021, n. 1959

 

Farmacie - Pianta organica - Revisione. (Dl 24 gennaio 2012, n. 1 convertito con modificazioni in legge 24 marzo 2012 n. 27, articolo 11; legge 2 aprile 1968, n. 475, articoli 1, 2)

L’accettazione, da parte dei farmacisti, della sede farmaceutica non priva tali soggetti di ogni possibilità di chiedere la revisione della pianta organica fino al completamento della procedura concorsuale, in particolare se viene in rilievo solo una modifica della zona di pertinenza, altrimenti si avrebbe una situazione di paralisi in danno all’interesse pubblico ad un più efficiente servizio farmaceutico per i cittadini.

Tar Veneto, Venezia, sezione III, 17 febbraio 2021 n. 232

 

Immigrazione - Permesso di soggiorno - Condanne penali - Diniego.

(Dlgs 25 luglio 1998, n. 286, articolo 4)

In caso di condanna (anche non definitiva) di un cittadino extracomunitario per qualsivoglia reato in materia di stupefacenti, il provvedimento di rifiuto del permesso di soggiorno costituisce per l'autorità competente un atto vincolato, non occorrendo a tal fine alcuna ulteriore valutazione né riguardo alla pericolosità sociale del destinatario, né riguardo al suo grado di integrazione nel contesto sociale italiano, con la sola eccezione costituita da eventuali legami familiari con soggetti residenti in Italia, caso nel quale si impone una valutazione comparativa discrezionale dell'interesse alla sicurezza pubblica e di quello dello straniero alla tutela dei propri rapporti familiari.

Tar Lombardia, Milano, sezione I, 18 febbraio 2021, n 439

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