Lavoro

Contratto integrativo: azienda tenuta a versare le somme anche in caso di uscita dall'associazione sindacale

Lo precisa la Cassazione con la sentenza n. 28906 depositata oggi

di Giampaolo Piagnerelli

L'azienda è tenuta a versare le somme previste dal contratto integrativo interaziendale anche in caso di uscita dalla Confindustria. A chiarirlo la Cassazione con la sentenza n. 28906/21.

La vicenda
Un lavoratore ha rivendicato il pagamento della parte variabile del premio di partecipazione per i mesi di luglio e ottobre 2013 nonché di gennaio 2014, previsto dal contratto integrativo interaziendale del 17 novembre 2004, valido per il distretto della ceramica di Civita castellana in provincia di Viterbo. La Corte territoriale ha ritenuto che le somme spettassero al dipendente anche se la società era uscita da Confindustria, in quanto aveva continuato a erogare ai lavoratori diverse voci retributive previste dal contratto integrativo aziendale.

Ebbene la Corte di merito ha affermato che la società anche dopo l'anno 2010 ha continuato a erogare tante e significative voci retributive e/o incentivi e/o indennitarie, previste proprio dal contratto integrativo interaziendale (premio di produzione, premio di produttività e qualità e buoni pasto). Dalla prolungata applicazione di tali istituti prima i giudici di appello poi quelli di legittimità hanno desunto che la ricorrente, pur avendo dato la disdetta dall'associazione sindacale dei datori di lavoro (Confindustria), implicitamente avesse mantenuto l'applicazione della contrattazione collettiva. Nel caso in esame – si legge nella sentenza – la Corte di merito ha compiuto una valutazione, pervenendo alla conclusione dell'adesione implicita, da parte della società, alla contrattazione collettiva interaziendale.

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