Professione e Mercato

Corsi Mooc: l’uso della leadership si può imparare online in quattro settimane

di Valentina Reda

Entro dieci anni il mondo del lavoro sarà radicalmente cambiato. Un recente studio pubblicato da Pearson riprende il dibattito sul futuro delle professioni puntando il riflettore su un dato: circa 400 milioni di posti di lavoro sono a rischio automazione. Con la conseguenza che fino a un terzo della forza lavoro mondiale dovrà convertire radicalmente le proprie competenze e più della metà inizierà un processo di, almeno parziale, up- e re-skilling. Una rivoluzione per la vita di attuali e futuri lavoratori, che possono contare però su almeno due buone notizie. La prima è che iniziano a essere chiare le direzioni generali di questo cambiamento. La seconda è che il mondo della formazione – università in testa – sta accelerando l’individuazione di strumenti efficaci per affrontare questa sfida, in collaborazione sempre più stretta con le imprese.

Le soft skills
Nell’universo delle competenze trasversali, sempre più richieste, il trend principale riguarda le cosiddette soft skills, che il 90% dei reclutatori intervistati da LinkedIn per il 2019 Global talent trends report considera come una componente essenziale nei curriculum formativi. La novità è che per acquisire queste competenze non serve un lungo apprendistato aziendale, ma è possibile iniziare a studiare online, grazie a un’offerta formativa qualificata e in rapida espansione. Con formati che variano di intensità e durata, dalle pillole formative ai programmi professionalizzanti offerti dalle università più autorevoli.

LinkedIn è il regno dei moduli brevi, accessibili con abbonamento, mensile o annuale, all'intera piattaforma per la formazione. In generale si tratta di corsi one-shot, composti da brevi video didattici della durata di pochi minuti, che spaziano dal pensiero strategico alle competenze pratiche di leadership al team building.

Formazione certificata
Il mondo Mooc (Massive open online courses) è ideale, invece, per chi cerca una formazione più strutturata, di profilo universitario, e certificata con i più prestigiosi atenei del mondo. Su Coursera e edX, i più grandi provider Mooc internazionali con oltre 80 milioni di global learners, è possibile scegliere tra più di 300 corsi e programmi di formazione professionale sul tema. Spicca, su Coursera, il corso dell’Università di Yale di Introduction to negotiation della durata di 9 settimane. I moduli offrono un ampio ventaglio di approfondimenti, casistiche, esercitazioni e discussioni, essenziali per il conseguimento del certificato. Disponibile al costo di 49 dollari (circa 44 euro). Meno impegnativo, il corso Foundation in everyday leadership, dell’Università dell’Illinois propone un percorso sull’esercizio della leadership nella quotidianità lavorativa, con focus sul decision making individuale e collettivo e le strategie motivazionali. Il corso, di 4 settimane, fa parte della specialization in Strategic leadership and management e consente – a chi voglia proseguire – di acquisire crediti per il master online in business administration.

Su edX, la piattaforma di Harvard e Mit, il Rochester institute of technology (Rit) offre un Professional certificate program in soft skills, con l’endorsment di aziende come Staples, Xerox, CoreCentric e Caterpillar. Il programma comprende 6 corsi – che spaziano dalla Business communication, al Teamwork & collaboration, al Public speaking e visual presentation – ognuno della durata di 3 settimane, per un impegno richiesto di 6-8 ore settimanali. Ogni corso può essere seguito singolarmente, con certificazione a 49 dollari, o come parte del pacchetto, con upgrade all’intero programma della durata di 2-4 mesi, al costo complessivo di 264,60 dollari (circa 236 euro).

Sul fronte italiano, solo due corsi sul tema passano per la distribuzione internazionale: International leadership and organizational behaviour di Bocconi, su Coursera, e Negoziazione e comunicazione efficace dell’Università di Napoli Federico II, su edX, unico attualmente disponibile in lingua italiana. Ma siamo solo all’inizio. La sfida per la conquista del mercato del lavoro 4.0 è aperta.

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