Corte conti, Pg Canale: "paura firma" è fuga da responsabilità - Rdc, 2 mln di domande irregolari
Il Procuratore generale della Corte dei conti, Angelo Canale, ha richiamato la vastità dei fenomeni distrattivi legati anche alle recenti politiche di aiuti a pioggia
"La Corte dei conti è un irrinunciabile presidio di legalità. In questo contesto stride non poco sentire nuovamente parlare di "paura della firma" e della necessità di tenere amministratori e funzionari pubblici, "nelle condizioni che se firmano un atto non vengono poi perseguiti". Sono convinto che la c.d. paura della firma, sia piuttosto "fuga" dalla firma, cioè timore o più spesso incapacità di assumersi responsabilità". Parole molte nette quelle pronunciate dal Procuratore generale della Corte dei conti, Angelo Canale , nel corso della cerimonia di inaugurazione (la Relazione).
"Una incapacità - ha proseguito - alle cui radici bisognerebbe andare: il che ci porterebbe alle criticità negli attuali criteri di scelta della dirigenza e alla insufficiente considerazione del merito; ma anche alla qualità e all'orientamento della formazione, probabilmente non del tutto adeguate; ad una legislazione complessa, spesso farraginosa, stratificata, di dubbia interpretazione, fonte di incertezze".
Altro affondo poi sul reddito di cittadinanza e sulle altre "misure di sostegno" erogate negli ultimi anni dallo Stato. "Anche nel 2022 – ha detto - spiccano i giudizi, talvolta preceduti da azioni cautelari, per danni patrimoniali conseguenti alla illegittima percezione di contributi nazionali ed europei: sono stati poco meno di 300, cioè meno di un terzo del totale". "Con riferimento a questa tipologia generale di fattispecie dannose – ha aggiunto Carlino -, cominciano a farsi strada, per così dire, nuove ipotesi di danno al pubblico erario. Mi riferisco alle fattispecie connesse alle recenti misure di sostegno alle famiglie e alle imprese (reddito di cittadinanza – di cui al D.L. n. 4/2019, convertito in L. n. 26/2019 – ma anche decreti Cura Italia, Liquidità, Sostegno del comparto sanitario, nonché del tessuto sociale e produttivo, decreto Agosto, decreto Ristori, decreto Sostegni, decreto Imprese, Lavoro, Giovani e Salute, e ancora "Sostegni ter", Aiuti bis, ter, quater)".
È se è "prematuro" per la "vastità dei fenomeni" ancora in fase di emersione, "tracciare un bilancio", tuttavia "i numeri sono molto elevati". "Solo a titolo esemplificativo, basterà indicare che le domande di reddito di cittadinanza bloccate, respinte, fatte decadere o revocate sono state, nel triennio 2019-2022, numerosissime, nell'ordine di oltre due milioni". Le ipotesi delittuose hanno determinato l'intervento delle procure contabili e si registrano le prime condanne. Un "focus" particolare, ha aggiunto, dovrà essere rivolto, in questo quadro, non tanto verso i singoli percettori, quanto verso le carenze e le gravi negligenze nei controlli.
Quanto alle misure di sostegno alla liquidità, dove pure il rischio delle frodi "non è insignificante, si deve tener conto della parziale copertura delle stesse con gli stanziamenti eurounitari del programma Next Generation UE: questo rende vieppiù stringenti gli obblighi di controllo delle procedure e di contrasto agli illeciti, oltre che di recupero delle somme indebitamente erogate. È quanto espressamente ci chiede l'Unione Europea con il Reg. UE n. 241/2021".
Anche l'ambito green non è esente da frodi. "Sono inoltre in via di crescente emersione - ha proseguito Canale - fattispecie dannose legate all'artificiosa costituzione di titoli di efficienza energetica (c.d. certificati bianchi) e alla loro monetizzazione. La materia è complessa e la necessità della sintesi non consente approfondimenti. Posso solo dire che le Procure regionali, così come il P.M. penale, sono al lavoro per contrastare questo sofisticato sistema di frodi, che lede gli interessi finanziari nazionali ed eurounitari per centinaia di milioni di euro".