Corte di giustizia, in vigore il trasferimento di competenze al Tribunale Ue
Il Tribunale tratterà le domande di pronuncia pregiudiziale nello stesso modo e con la stesse norme di procedura della Corte, anche le decisioni avranno lo stesso valore
Entrano in vigore oggi le disposizioni sul trasferimento parziale della competenza pregiudiziale dalla Corte di giustizia al Tribunale, come annunciato in occasione della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del regolamento 2024/2019 che modifica il protocollo n. 3 sullo statuto della Corte di giustizia dell’Unione europea.
“Per motivi di certezza del diritto e di celerità – spiega una nota stampa della Cgue -, tutte le domande di pronuncia pregiudiziale continueranno ad essere presentate alla Corte di giustizia, che procederà ad un’analisi preliminare del loro oggetto, ma, non appena svolta tale analisi, le domande che rientrano esclusivamente in una o più materie specifiche previste dall’articolo 50 ter, primo comma, dello statuto 2 saranno trasferite al Tribunale”.
Il Tribunale tratterà le domande di pronuncia pregiudiziale nello stesso modo e con la stesse norme di procedura della Corte, anche le decisioni avranno lo stesso valore.
Il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e lo statuto prevedono tuttavia, in via eccezionale, la possibilità di un riesame, su proposta del primo avvocato generale delle decisioni pregiudiziali del Tribunale; in caso di grave rischio di pregiudizio all’unità o alla coerenza del diritto dell’Unione, la decisione del Tribunale diventerà definitiva solo in assenza di tale proposta, la quale deve obbligatoriamente essere formulata entro un mese dalla decisione del Tribunale.
Nell’ipotesi in cui, una proposta di riesame di tale decisione dovesse essere formulata dal primo avvocato generale, occorrerà attendere che la Corte di giustizia si sia pronunciata su tale proposta affinché la decisione del Tribunale diventi definitiva o che la decisione della Corte di giustizia sostituisca quella del Tribunale.
In occasione di tale importante riforma, conclude la nota della Corte, sono state aggiornate le Raccomandazioni all’attenzione dei giudici nazionali, relative alla presentazione di domande di pronuncia pregiudiziale. Esse sono disponibili in tutte le lingue ufficiali dell’Unione e accessibili tramite il seguente collegamento.