Civile

Covid-19, Green pass: via libera condizionato del Garante privacy

Una norma primaria dovrà chiarire le finalità per le quali potrà essere richiesto. Disposto il blocco per l'App IO

di Francesco Machina Grifeo

Il Garante per la protezione dei dati ha dato parere favorevole sullo schema di decreto attuativo che attiva la Piattaforma nazionale-DGC per il rilascio del green pass, prevedendo però "adeguate garanzie" per l'utilizzo delle certificazioni verdi.

In particolare, il Garante chiede chiarezza sulle finalità per le quali potrà essere richiesto il green pass che dovranno essere stabilite con una norma di rango primario. In sede di conversione del Dl n. 52/2021, dunque, si dovranno individuare i casi in cui potrà essere chiesta l'esibizione della certificazione verde per accedere a luoghi o locali, inoltre dovrà essere introdotta "una riserva di legge statale per l'utilizzo di certificazioni per attestare l'avvenuta vaccinazione o guarigione da Covid-19, o l'esito negativo di un test antigenico o molecolare".

La norma dovrà poi prevedere che le certificazioni possano essere emesse e rilasciate solo attraverso la Piattaforma nazionale-DGC e verificate esclusivamente attraverso l'App VerificaC19. Tale app infatti è l'unico strumento in grado di garantire l'attualità della validità della certificazione verde garantendo inoltre che i verificatori possano conoscere solo le generalità dell'interessato, senza visualizzare le altre informazioni presenti nella certificazione (guarigione, vaccinazione, esito negativo del tampone).

Altra misura, chiesta e ottenuta dal Garante nel corso delle interlocuzioni con il Ministero della salute, è che i soggetti deputati ai controlli delle certificazioni verdi siano chiaramente individuati e istruiti.

In merito alle app per recuperare il green pass, il Garante ha autorizzato l'uso dell'App Immuni, ma ha rinviato l'impiego dell'App IO a causa delle criticità riscontrate in merito alla stessa.

Il green pass, introdotto dal decreto "Riaperture" per consentire gli spostamenti tra Regioni e l'accesso a eventi pubblici e sportivi, ricorda il Garante, è ora previsto, nelle zone gialle, anche per partecipare alle feste in occasione di cerimonie civili e religiose.

Nei giorni scorso l'Autorità aveva già formalmente avvertito il Governo riguardo alcune criticità dell'attuale versione del Dl "Riaperture". È stata infatti proprio l'attuale indeterminatezza, afferma il Garante, a favorire l'adozione da parte di alcune Regioni (per esempio la Campania) e Province autonome di ordinanzeche ne hanno imposto l'uso anche per scopi ulteriori rispetto a quelli previsti nel decreto e nei confronti delle quali il Garante è già intervenuto.

Del resto, anche il Regolamento europeo sul green pass prevede che esso possa essere utilizzato per finalità ulteriori, rispetto agli spostamenti all'interno dell'Ue, ma solo se ciò è espressamente previsto e regolato da una norma nazionale.

Quanto alle modalità con le quali ottenere il green pass, lo schema di decreto prevede che venga messo a disposizione attraverso diversi strumenti digitali (sito web della Piattaforma nazionale-DGC; Fascicolo sanitario elettronico; App Immuni; App IO) che permetteranno agli interessati di consultare, visualizzare e scaricare le certificazioni. Inoltre gli interessati potranno rivolgersi anche al medico di famiglia e al farmacista per scaricare la certificazione verde.

L'Autorità, poi, con altro provvedimento, in relazione a criticità sul funzionamento dell'App IO, ha ordinato in via d'urgenza alla società PagoPA di bloccare provvisoriamente alcuni trattamenti di dati che prevedono l'interazione con i servizi di Google e Mixpanel, e che comportano quindi un trasferimento verso Paesi terzi (es. Usa, India, Australia) di dati particolarmente delicati (es. transazioni cashback, strumenti di pagamento, bonus vacanze), effettuato senza che gli utenti ne siano stati adeguatamente informati.

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