Società

Crisi d’impresa, già novemila gli iscritti al nuovo albo dei gestori

L’aggiornamento al 14 aprile: più di due su tre sono commercialisti, gli altri avvocati. Solo 21 i consulenti del lavoro

di Bianca Lucia Mazzei

Sono quasi novemila gli iscritti al nuovo Albo nazionale dei gestori delle crisi d’impresa da cui, dal primo aprile scorso, i tribunali devono attingere per nominare curatori, commissari giudiziali e liquidatori (fino al 31 marzo hanno invece utilizzato elenchi territoriali).

I numeri sono in continuo aumento: a inizio di aprile, all’indomani della chiusura della fase di primo popolamento in cui era possibile accedere all’Albo nazionale anche a chi aveva ricevuto due incarichi nel periodo 17 marzo 2015-15 luglio 2022, gli iscritti erano circa settemila. A venerdì 14 aprile si era già arrivati a 8.934. L’elenco è consultabile sul portale telematico del ministero della Giustizia -https://albocrisiimpresa.giustizia.it/crisi-di-impresa/#/consulta-elenco-pubblico.

La maggioranza proviene dalle fila dei commercialisti e degli esperti contabili che rappresentano il 74% del totale (a venerdì erano 6.615). Seguono gli avvocati che (sempre al 14 aprile) erano 2.295, e cioé il 26% del totale. Sono, invece, ancora molto pochi i consulenti del lavoro (solo 21) per i quali la possibilità di ricevere l’incarico di curatore, commissario giudiziali e liquidatore costituisce un’assoluta novità introdotta dal Codice della crisi che li ha inseriti fra i professionisti che possono iscriversi all’Albo nazionale.

La presenza territoriale è molto diffusa: dagli ordini professionali di Roma provengono 521 iscritti, da quelli di Milano 403, da Napoli 289 e 219 da Firenze. Meno di 200 da Bari (187), Bologna (156) e Torino (112).

Nell’affidamento degli incarichi i tribunali devono assicurare il rispetto dei criteri di trasparenza, rotazione ed efficienza. E, a questo scopo, l’articolo 5 del Codice della crisi prevede che i presidenti dei tribunali, o di sezione, adottino protocolli che ne assicurino l’attuazione.

Il 31 marzo si è chiusa la prima fase di popolamento dell’Albo in cui era ammesso anche chi aveva ricevuto due incarichi nel periodo che va dal 17 marzo 2015 al 15 luglio 2022 oltre a coloro che rispettavano i requisiti congiunti di formazione e tirocinio che, dal 1° aprile, resta l’unico canale di accesso all’elenco. I professionisti che intendono iscriversi (commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro) debbono quindi aver frequentato un corso di formazione di almeno 40 ore conforme alle linee guida della Scuola superiore della magistratura. Devono inoltre attestare l’effettuazione di un tirocinio di sei mesi, raggiungibili anche sommando periodi non continuativi presso soggetti diversi. Non serve la segnalazione preventiva all’ordine.

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