Civile

Dal 26 ottobre in Cassazione parte il processo telematico

Firmato l’accordo a 3 (Ministero-avvocati-magistrati) per la fase sperimentale

di Giovanni Negri

Il processo digitale prende corpo anche in Cassazione. Ieri è stato firmato al ministero della Giustizia un Protocollo per l’avvio del processo civile telematico in Cassazione. A siglare l’accordo sono stati il ministro Alfonso Bonafede, il Primo presidente della Cassazione Pietro Curzio, il Procuratore generale della stessa Cassazione Giovanni Salvi, l’Avvocato generale dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli, il Presidente facente funzioni del Cnf Maria Masi e il Coordinatore dell’Ocf Giovanni Malinconico. Il 26 ottobre prossimo partirà la fase ufficiale di sperimentazione del deposito degli atti di parte per testare la funzionalità del sistema, che porterà alla messa a regime del processo telematico di legittimità.

Le tappe

Il Protocollo delinea le tappe per attuare il processo civile telematico in Cassazione secondo uno schema graduale: in prima battuta (ovvero dal 26 ottobre) ci sarà una sperimentazione a doppio binario, per via cartacea e telematica, in cui tuttavia solo il cartaceo avrà valore legale; in un secondo momento, si perverrà al deposito telematico facoltativo ma a valore legale per gli atti introduttivi. Seguirà subito dopo la possibilità di depositare telematicamente a valore legale anche per i magistrati.

Le cancellerie inviano già comunicazioni telematiche ma, con l’avvio della digitalizzazione degli atti degli avvocati e dei magistrati, avranno modo di gestire interamente il fascicolo processuale in modalità telematica e la qualità e la durata dei processi di lavoro ne potrà risentire positivamente .

I dati

Del resto, nell’occasione, dal ministero sono stati anche aggiornati i dati sui depositi digitali. Nel giudizio di merito (primo grado e appello) dal 2014 sono 50 milioni gli atti nativi digitali depositati dagli avvocati, 30 milioni quelli dei magistrati e 110 milioni le comunicazioni telematiche consegnate.

Era stato pochi giorni fa lo stesso Bonafede, in audizione parlamentare sul piano di utilizzo del recovery fund per la giustizia a scandire che «tra i molti interventi, mi sembra opportuno ricordare che entro il 2020 terminerà il lavoro volto a garantire la fruibilità digitale dell’intero processo di cognizione già ampiamente sperimentato nell’attuale periodo emergenziale. Da novembre 2020 sarà attivo il deposito telematico per decreto ingiuntivo presso il Giudice di pace e dal 1° settembre 2021 andrà in vigore il sistema di gestione telematica delle crisi d’impresa. È peraltro in corso la procedura di attivazione del deposito telematico penale per 75 Procure».

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