Penale

Determinazione del trattamento sanzionatorio del reato continuato

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a cura della Redazione PlusPlus24 Diritto

Pena - Reato continuato - Determinazione della pena - Reato più grave - Pena detentiva - Reato satellite - Pena pecuniaria - Aumento della pena detentiva - Ragguaglio ex art. 135 cod. pen.
In tema di reato continuato, se il reato più grave è punito con la pena detentiva e il reato satellite soltanto con pena pecuniaria, l'aumento di pena per quest'ultimo, da effettuarsi sulla pena detentiva, va ragguagliato a pena pecuniaria in applicazione dell'art. 135 cod. pen. Vi è un doppio limite all'aumento della pena che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave previsto nell'art. 81 cod. pen.: il limite interno prevede il rispetto del triplo della pena che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave; il limite esterno è quello di cui al terzo comma, per il quale la pena non può essere superiore a quella che sarebbe applicabile a norma degli articoli precedenti, e cioè al cumulo materiale.
• Corte di cassazione, sezione III, sentenza 1° ottobre 2019 n. 40068

Reato - Reato continuato - Pena - Criteri di determinazione - Aumento della pena prevista per la violazione più grave - Pene eterogenee previste per i reati "satellite" - Criteri di determinazione.
In tema di concorso di reati puniti con sanzioni eterogenee sia nel genere che nella specie per i quali sia riconosciuto il vincolo della continuazione, l'aumento di pena per il reato "satellite" va effettuato secondo il criterio della pena unica progressiva per "moltiplicazione", rispettando tuttavia, per il principio di legalità della pena e del favor rei, il genere della pena prevista per il reato "satellite", nel senso che l'aumento della pena detentiva del reato più grave dovrà essere ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dell'art. 135 cod. pen.
• Corte di cassazione, sezione Unite, sentenza 24 settembre 2018 n. 40983

Determinazione della pena - Reato continuato per unicità del disegno criminoso - Configurabilità della continuazione in presenza di reati appartenenti a categorie diverse e puniti con pene eterogenee - Criterio della pena unitaria progressiva per moltiplicazione - Principio di legalità della pena e favor rei - Ragguaglio a pena pecuniaria ex art. 135 c.p.
L'applicazione della continuazione ai sensi dell'art. 81, comma 2, c.p., in base al quale colui che commette anche in tempi diversi più violazioni della stessa o di diverse disposizioni di legge in esecuzione di un medesimo disegno criminoso è punito con la pena che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave aumentata sino al triplo, non è impedita dal fatto che i reati commessi appartengano a categorie diverse e siano puniti con pene eterogenee. In tale ultimo caso, ovvero qualora il trattamento sanzionatorio originariamente previsto per il reato principale e per i reati satelliti sia disomogeneo comprendendo sia pene detentive che pecuniarie, l'aumento sino al triplo della sanzione prevista per la violazione più grave deve essere effettuato seguendo il criterio della pena unitaria progressiva per moltiplicazione. Tuttavia, dovendosi rispettare il principio di legalità della pena e quello del "favor rei", l'aumento della pena detentiva prevista per il reato più grave deve poi essere ragguagliato a pena pecuniaria ex art. 135 c.p. In tal modo si evita di commutare il genere della pena prevista per i reati satelliti, cosa che contrasterebbe con la "ratio" dell'art. 81, comma 2, consistente nella volontà di riservare un più favorevole trattamento sanzionatorio in presenza di un unico disegno criminoso - evento ritenuto dal legislatore di minore pericolosità - rispetto al caso di plurime progettazioni.
• Corte di cassazione, sezione Unite, sentenza 24 settembre 2018 n. 40983

Reato - Reato continuato - Pena - Determinazione - Reati punti con pene di genere e specie diversi - Criteri - Indicazione - Fattispecie - Reato satellite di competenza del giudice di pace.
Ai fini del trattamento sanzionatorio del reato continuato occorre applicare una sola pena, dello stesso genere e della stessa specie di quella del reato più grave, anche quando l'aumento apportato ai sensi dell'art. 81, comma secondo, cod. pen. abbia ad oggetto reati satellite appartenenti a diverse categorie e puniti con pene eterogenee o di specie diversa. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto legittimo l'aumento a titolo di continuazione con la pena della reclusione per un reato satellite di competenza del giudice di pace).
• Corte di cassazione, sezione V, sentenza 26 maggio 2017 n. 26450

Esecuzione - Giudice dell'esecuzione - Concorso formale e reato continuato - Determinazione della pena - Possibilità di rettificare in aumento le pene inflitte dal giudice della cognizione per i reati satelliti già giudicati - Esclusione.
Il giudice dell'esecuzione, nel procedere alla rideterminazione del trattamento sanzionatorio per effetto dell'applicazione della disciplina del reato continuato, non può quantificare gli aumenti di pena per i reati-satellite in misura superiore a quelli fissati dal giudice della cognizione con la sentenza irrevocabile di condanna.
• Corte di cassazione, sezione Unite, sentenza 10 febbraio 2017 n. 6296

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