Dichiarata incostituzionale l’imposta minima sul patrimonio netto in Lussemburgo
La Corte costituzionale lussemburghese ha dichiarato incostituzionale l’imposta patrimoniale minima fissa di 4.815 euro sulle Société de Participations Financières
Lo scorso 10 novembre, con la decisione n. 00185 la Corte Costituzionale lussemburghese si è pronunciata sulla costituzionalità dell’imposta patrimoniale minima fissa (TNT) pari a 4.815 euro cui sono assoggettate le Société de Participations Financières (SOPARFI).
Le società residenti in Lussemburgo sono soggette alla TNT, prelevata annualmente con un’aliquota pari allo 0,5% del valore del patrimonio netto. Ogni valore del patrimonio netto superiore a 500.000.000 di euro viene invece assoggettato ad un’aliquota dello 0,05%.
La TNT minima di 4.815 euro è applicabile alle società residenti in Lussemburgo le cui immobilizzazioni finanziarie, valori mobiliari, crediti verso imprese collegate e depositi in contanti superino i 350.000 euro e comprendano contemporaneamente il 90% o più del loro patrimonio lordo totale.
In tutte le altre circostanze, i contribuenti residenti in Lussemburgo, con una diversa composizione patrimoniale, sono soggetti a una TNT minima determinata secondo una scala progressiva compresa tra 535 e 32.100 euro. I contribuenti con un bilancio totale compreso tra 350.000 e 2.000.000 di euro sono soggetti a una TNT minima di 1.605 euro secondo il principio di progressività.
La Corte ha pertanto ritenuto che l’imposta sul patrimonio netto minimo fisso violi l’articolo 15 della Costituzione lussemburghese (nella sua versione attuale del 1° luglio 2023), stabilendo che l’imposta fissa, che è una deroga al principio di progressività delle imposte, discrimina i contribuenti che si trovano in situazioni relativamente analoghe, i.e. i contribuenti che sarebbero stati soggetti a un importo inferiore della TNT in ragione di una mera diversità nella composizione degli attivi di bilancio.
La Corte ha statuito che, in assenza di una motivazione valida per il diverso trattamento, la normativa fiscale di riferimento non tiene conto del principio dell’equo contributo alle imposte basato sulla capacità finanziaria del contribuente violando quindi il principio costituzionale di uguaglianza.
La sentenza in narrativa rappresenta una decisione storica attraverso la quale la Corte lussemburghese ha interpretato le disposizioni del diritto tributario a favore dei contribuenti. Ci si aspetta quindi che una riforma dell’imposta minima sul patrimonio netto affronti la questione di incostituzionalità sollevata dalla Corte.
In attesa di una modifica legislativa, i contribuenti i cui bilanci totali siano compresi tra 350.000 e 2.000.000 di euro possono beneficiare di una TNT minima pari a 1.605 euro. Tale beneficio si applica alle imposte non ancora corrisposte che possono ancora essere oggetto di contestazione. In tal caso è possibile ricorrere avverso l’accertamento per richiedere l’applicazione della TNT più favorevole.