Dirigenti medici: nel settore psichiatrico è richiesta la piena disponibilità notturna

I dirigenti medici che operano presso una struttura psichiatrica non possono rifiutare la piena disponibilità notturna. Questo principio - spiega la Cassazione con l'ordinanza n. 23731/21 - va affermato in nome della continuità del servizio che un reparto così delicato merita.

Il merito. Già la Corte d'appello di Messina, riformando la decisione di primo grado, aveva dichiarato la legittimità dell'ordine di servizio con il quale i ricorrenti erano stati assegnati al servizio di pronta disponibilità notturna e festiva presso il servizio psichiatrico di diagnosi e cura del Presidio ospedaliero denominato Piemonte. In particolare il giudice di seconde cure aveva valorizzato la disposizione contrattuale secondo cui tutti i dirigenti medici sono tenuti ad assicurare i servizi di guardia medica e di pronta disponibilità, in quanto nel caso di specie il dipartimento di salute mentale era unico. La Cassazione, a tal proposito, ha richiamato l'articolo 14, comma 10 del Ccnl dirigenti medici in base al quale tutti i dirigenti medici sono tenuti ad assicurare i servizi di guardia medica e di pronta disponibilità. Respinta, quindi, la tesi di parte ricorrente secondo cui nella fattispecie avrebbe operato l'articolo 17 del medesimo Ccn, a mente del quale sarebbero tenuti al servizio di pronta disponibilità esclusivamente i dirigenti in servizio "presso unità operative con attività continua, nel numero strettamente necessario a soddisfare le esigenze funzionali".

Il programma obiettivo di psichiatria. Proprio alla luce del programma obiettivo di psichiatria nazionale richiamato da parte del ricorrente, tutte le unità operative di cui si compone il Dipartimento di Salute mentale svolgono attività continuativa e, pertanto, tutti i dirigenti medici addetti sono tenuti alla pronta disponibilità, attività per la quale è prevista una corrispondente retribuzione contributiva.